Il traffico clandestino di oro è un fenomeno globale e altamente redditizio, spesso legato a crimine organizzato, conflitti armati e corruzione. Le rotte principali variano nel tempo ma coinvolgono soprattutto l’Africa, l’America Latina, l’Asia e alcuni hub strategici per il commercio e il riciclaggio. Di seguito le principali rotte e snodi:
🌍 1. Africa – Medio Oriente – Asia/Europa
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Paesi di origine:
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Repubblica Democratica del Congo (RDC), Sudan, Repubblica Centrafricana, Ghana, Mali, Burkina Faso, Zimbabwe, Nigeria.
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Modalità: oro estratto in modo artigianale (spesso illegale o semi-legale), trasportato via terra o in piccoli aerei.
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Hub di transito:
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Uganda, Ruanda, Emirati Arabi Uniti (Dubai) – Dubai è uno snodo critico per l’oro africano non tracciato.
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Destinazioni:
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India (grande consumatore di oro), Cina, Svizzera (raffinazione), Turchia, Belgio.
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🌎 2. America Latina – USA/Europa/Asia
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Paesi di origine:
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Perù, Colombia, Venezuela, Bolivia, Brasile, Ecuador.
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Modalità: oro estratto in aree remote della foresta amazzonica o nelle Ande; spesso legato a gruppi criminali e cartelli.
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Rotte principali:
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Colombia e Venezuela → Brasile o Suriname → USA o Europa via aerea/marittima.
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Perù → Panama o Messico → USA.
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Snodi chiave:
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Panama, Curaçao, Miami, Houston – usati per esportazioni "legalizzate".
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Svizzera e Canada per raffinazione.
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Modalità di riciclaggio: spesso viene “lavato” attraverso società fittizie o false dichiarazioni doganali.
🌏 3. Asia – Mercati globali
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Paesi di origine:
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Myanmar, Laos, Indonesia, Filippine, Papua Nuova Guinea.
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Transito e riciclaggio:
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Thailandia, Singapore, Hong Kong – usati come hub per rivendere o fondere oro illegale.
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Destinazioni finali:
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India, Cina, Giappone (alti consumi), e anche Australia.
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📍 Snodi e centri di raffinazione/destinazione
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Dubai (UAE): punto focale per l’importazione di oro africano, spesso senza certificazione formale.
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Svizzera: ospita le più grandi raffinerie d’oro del mondo, spesso riceve oro da origini dubbie.
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India: maggiore acquirente di oro al mondo, parte dell’import è clandestina per eludere dazi doganali.
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Turchia e Libano: crescenti hub di transito e raffinazione parallela.
💡 Modalità del traffico
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Contrabbando via valigie in voli commerciali ("mulas").
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Falsificazione dei certificati di origine (ad esempio, l’oro africano dichiarato come proveniente da Dubai).
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Miscelazione di oro legale e illegale in raffinerie compiacenti.
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Trasformazione in gioielli o barre per semplificare l’export.
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Utilizzo di criptovalute e fatture false per pagamenti internazionali.
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