La proposta di tregua di 60 giorni tra Israele e Hamas, avanzata dagli Stati Uniti e accettata da Israele, presenta elementi di speranza ma anche significative incertezze che ne mettono in discussione la credibilità e la sostenibilità nel lungo periodo.
Contenuto dell'accordo
La proposta prevede:
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Un cessate il fuoco di 60 giorni.
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Il rilascio da parte di Hamas di 10 ostaggi israeliani vivi e la restituzione di 18 salme.
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In cambio, Israele libererebbe oltre 1.100 prigionieri palestinesi, inclusi 125 condannati all'ergastolo, e restituirebbe 180 corpi di palestinesi deceduti.
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L'ingresso quotidiano di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
Israele ha accettato la proposta, mentre Hamas ha espresso riserve, ritenendo che non soddisfi le sue richieste fondamentali, come un cessate il fuoco permanente, il ritiro completo delle truppe israeliane e garanzie per la distribuzione degli aiuti umanitari.
Fattori che influenzano la credibilità dell'accordo
1. Divergenze negli obiettivi: Israele mira alla distruzione totale di Hamas e al controllo della Striscia di Gaza, mentre Hamas chiede la fine permanente delle ostilità e il ritiro delle forze israeliane. Queste posizioni contrastanti rendono difficile la realizzazione di un accordo duraturo.
2. Precedenti violazioni: Durante precedenti tregue, entrambe le parti si sono accusate reciprocamente di violazioni. Israele è stato accusato di continuare le operazioni militari e di ostacolare l'ingresso degli aiuti umanitari, mentre Hamas è stato accusato di utilizzare gli ostaggi per propaganda e di sequestrare gli aiuti destinati alla popolazione civile.
3. Crisi umanitaria: La situazione umanitaria a Gaza è critica, con oltre 54.000 morti e gravi carenze di cibo, acqua e assistenza medica. La distribuzione degli aiuti è ostacolata da problemi logistici e sicurezza, aumentando la pressione internazionale per una soluzione sostenibile.
4. Pressioni politiche interne: In Israele, esistono divisioni politiche riguardo alla gestione del conflitto e alle trattative con Hamas. Allo stesso modo, Hamas affronta pressioni interne e regionali che influenzano la sua disponibilità a negoziare.
Conclusione
Sebbene la proposta di tregua rappresenti un passo positivo verso la de-escalation del conflitto, le profonde divergenze tra le parti, la mancanza di fiducia reciproca e le precedenti violazioni degli accordi rendono incerta la sua attuazione e durata. La comunità internazionale continua a monitorare la situazione, sperando che le parti possano raggiungere un'intesa più solida e duratura.
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