Il Programma Alimentare Mondiale (PAM), agenzia delle Nazioni Unite con sede a Roma, sta affrontando una delle peggiori crisi finanziarie della sua storia recente. Nel 2024, il PAM ha ricevuto circa 9,75 miliardi di dollari in contributi, ma per il 2025 si prevede un calo dei finanziamenti fino al 40%, principalmente a causa dei drastici tagli agli aiuti internazionali da parte degli Stati Uniti sotto l'amministrazione Trump
La riduzione dei fondi ha costretto il PAM a sospendere o ridurre significativamente i programmi di assistenza alimentare in diverse aree critiche: Uganda: Interruzione totale delle razioni alimentari per un milione di rifugiati, aggravando la già critica situazione di malnutrizione nel paese . Bangladesh: Le razioni per i rifugiati Rohingya sono state dimezzate, passando da 12,50 a 6 dollari a persona, a causa della mancanza di nuovi finanziamenti urgenti .
Africa occidentale e centrale: Circa 52 milioni di persone sono a rischio di insicurezza alimentare grave durante la stagione magra del 2025, a causa di conflitti, condizioni climatiche estreme e inflazione . Sudan: Una grave carestia ha colpito il paese, con oltre 750.000 persone a rischio di fame catastrofica. Il PAM ha dovuto ridurre le razioni alimentari a causa di un finanziamento insufficiente, avendo ricevuto solo il 19% dei fondi necessari .
Gaza: Il PAM ha descritto la situazione come "apocalittica", con metà della popolazione che soffre la fame. Le operazioni umanitarie sono state gravemente ostacolate da restrizioni e conflitti in corso . (m.m.)
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