Le autorità della Tunisia hanno eseguito decine di arresti nelle ultime 48 ore, colpendo anche attivisti politici e volontari. Secondo quanto appreso da "Agenzia Nova" da proprie fonti, almeno 80 degli arrestati appartengono al movimento islamista Ennahda. Il partito ha rilasciato una dichiarazione in cui denuncia una "campagna senza precedenti di retate e violazioni dei diritti fondamentali" da parte delle autorità di sicurezza, avvenuta a partire da lunedì 9 settembre. Secondo il movimento affiliato alla Fratellanza musulmana, circa ottanta attivisti legati al dossier della giustizia di transizione sono stati arrestati, e molti di loro sarebbero detenuti in condizioni difficili, con restrizioni all'accesso alle cure mediche e alla consulenza legale. Ennahda ha espresso preoccupazione per le "dure condizioni di detenzione" a cui sono sottoposti i suoi membri, molti dei quali ultra-sessantenni e affetti da malattie croniche, chiedendo il rispetto dei loro diritti e il rilascio immediato dei detenuti. Finora il ministero dell'Interno tunisino non ha rilasciato alcun commento ufficiale sugli arresti.
(Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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