Le opposizioni del Senegal hanno chiesto al ministero dell’Interno di organizzare delle consultazioni con le diverse parti politiche in vista delle elezioni legislative anticipate del 17 novembre, lamentando una mancanza di dialogo da parte del governo. Lo riferisce “Rfi”. A chiederlo è stato in particolare un gruppo che riunisce circa un centinaio di partiti, nominato “Alleanza per la trasparenza delle elezioni” (Atel). Al governo chiedono di organizzare il prima possibile delle consultazioni per garantire il consenso e l'organizzazione di uno voto trasparente. Gli oppositori lamentano l’assenza di informazioni sulle modalità di voto, dopo l’eliminazione del sistema di sponsorizzazione, che prevedeva fino ad ora una sorta di patrocinio dei candidati. Le richieste seguono lo scioglimento del parlamento annunciato giovedì 12 settembre dal presidente senegalese Bassirou Diomaye Faye, che ha di conseguenza convocato nuove elezioni per il prossimo 17 novembre. Lo ha annunciato durante il suo discorso alla nazione, trasmesso in televisione. "Sciolgo l'Assemblea nazionale per chiedere al popolo sovrano i mezzi istituzionali che mi permetteranno di dare sostanza alla trasformazione sistemica che gli ho promesso. Oggi più che mai è giunto il momento di aprire una nuova stagione", ha dichiarato il presidente giovedì scorso, accusando l'attuale parlamento di "remare contro la volontà del popolo senegalese". La decisione di Faye si è prodotta nel contesto di uno stallo politico, poiché il presidente della repubblica non ha maggioranza nell’Assemblea nazionale, controllata - seppur con una maggioranza risicata - dal partito dell’ex presidente Macky Sall. L’opposizione ha già bloccato alcune proposte sul piano di spesa fatte dal governo fino allo scorso giugno, che sono state dunque annullate. Lo scorso lunedì, la proposta governativa di abolire due commissioni ritenute onerose per il budget statale, il Consiglio superiore dei poteri locali (Hcct) e il Consiglio economico, sociale e ambientale (Cese), una delle promesse elettorali fatte dal presidente Bassirou Diomaye Faye durante la campagna elettorale, è stata respinta dal parlamento senegalese con 83 voti contrari e 80 favorevoli. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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