Il governo del Brasile ha inviato una lettera all’Alto rappresentante dell'Unione europea per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, per chiedere la sospensione dell’entrata in vigore della nuova legge Ue anti-deforestazione, prevista per la fine dell’anno, e una revisione “urgente” dell’approccio alla questione. Lo riporta il giornale “O Estado de Sao Paulo”, riferendo che la lettera è stata firmata dai ministri degli Esteri, Mauro Vieira, e dell’Agricoltura, Carlos Favaro, che hanno espresso la loro “grave preoccupazione” per l’implementazione delle nuove regole, sottolineando l’importanza di rivalutare le norme per evitare effetti negativi sulle relazioni commerciali tra Brasile e Ue. Vieira e Favaro hanno inoltre ricordato che il Brasile è uno dei principali fornitori dell’Ue per molti dei prodotti inclusi nella legislazione, che rappresentano il 30 per cento delle esportazioni brasiliane verso il blocco. Secondo il giornale, il governo brasiliano ritiene che la legislazione europea stabilisce un trattamento discriminatorio tra i Paesi, “colpendo” solo quelli “con risorse forestali”, sottolineando anche i costi di produzione ed esportazione per i piccoli produttori.- I ministri lamentano inoltre che la nuova legge dell’Ue viola i principi e le regole già concordati dal sistema commerciale multilaterale, definendola uno "strumento unilaterale e punitivo" che "ignora le leggi nazionali in materia di contrasto alla deforestazione" e non favorisce le relazioni bilaterali. “Le misure coercitive e punitive unilaterali minano la fiducia nei contributi determinati a livello nazionale quando vengono utilizzate come giustificazione per imporre barriere commerciali”, scrivono Vieira e Favaro, evidenziando che “gli incentivi positivi sono più efficaci nel promuovere la protezione dell'ambiente, premiando e remunerando adeguatamente coloro che forniscono servizi ambientali”. La lettera evidenzia anche che nel 2023 le segnalazioni di deforestazione in Amazzonia sono diminuite del 50 per cento su base annua, e che il presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, si è impegnato a eliminare la deforestazione illegale entro il 2030, riducendo a zero le emissioni di gas serra nel settore energetico e recuperando i pascoli degradati.- Il Brasile “è pronto a esplorare, a livello bilaterale e nelle sedi regionali e internazionali appropriate, modalità per rafforzare la cooperazione con l'Ue in materia di conservazione delle foreste”, si legge nella lettera, ribadendo che l'obiettivo comune deve essere la protezione efficace dell'ambiente, tenendo conto della realtà brasiliana, promuovendo le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile e rispettando la legislazione ambientale del Paese, considerata “tra le più ambiziose al mondo”. I ministri hanno concluso auspicando che l'Unione Europea e i suoi Stati membri possano essere partner nel fronteggiare queste sfide comuni, basandosi su dialogo, cooperazione e rispetto reciproco, “senza imporre barriere al commercio bilaterale.
(Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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