Il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha annunciato la creazione della Autorità climatica, agenzia incaricata di monitorare e soddisfare gli obiettivi di politica ambientale posti dal governo federale. "Il nostro obiettivo è stabilire le condizioni per ampliare e accelerare le politiche pubbliche a partire da un piano nazionale di controllo dei rischi climatici estremi. Dobbiamo lavorare per adattarci e prepararci ad affrontare questo fenomeno", ha detto Lula presentando l'iniziativa nel corso di un incontro con ministri e amministratori locali tenuto a Manaus. La creazione di una Autorità climatica era stata una delle principali promesse fatte in campagna elettorale dal presidente e dal suo Partito dei lavoratori (Pt), ma ad oggi non si era concretizzata, soprattutto, per problemi di bilancio. Il tema però è tornato in cima all'agenda politica con le inondazioni che hanno colpito a inizio anno lo Stato meridionale di Rio Grande do Sul e, ora, con la stagione di grande siccità. - Il Paese amazzonico sta soffrendo la maggior carenza di piogge dal 1950, anno di inizio della serie storia. Stando al Cemadem (Centro Nazionale di Monitoraggio dei Disastri Naturali), questa siccità sta alimentando incendi e riducendo i livelli fluviali a livelli record, con una situazione destinata a peggiorare entro novembre. Sebbene eventi di siccità gravi si siano verificati in passato, come nel 2015-2016, questi erano limitati alle regioni del Nord e del Centro-Ovest. Ora la siccità sta colpendo circa un terzo del Paese, coprendo oltre tre milioni di chilometri quadrati. Dei 5.571 comuni brasiliani, 3.800 stanno sperimentando problemi legati alla siccità. "Non abbiamo mai visto una siccità così vasta e intensa", ha dichiarato Ana Paula Cunha, ricercatrice del Cemaden, sottolineando che il fenomeno, in precedenza localizzato, è ora diffuso. La scarsità di piogge ha inoltre costretto il Gestore del Sistema Elettrico Nazionale (Ons) ad attivare impianti termoelettrici per soddisfare la crescente domanda energetica. La combinazione tra siccità e l'ondata di caldo che ha colpito il Paese nei primi giorni di settembre – l'ultimo mese dell'inverno – ha portato i livelli di umidità in molte città a valori critici. L'IInmet ha segnalato che almeno 244 città hanno registrato un'umidità relativa pari o inferiore a quella del deserto del Sahara. In diverse aree interne degli Stati di San Paolo, Minas Gerais e Mato Grosso do Sul, l'umidità è scesa fino al 7 per cento. La situazione è resa ancora più grave dalla totale assenza di piogge in dieci Stati, dove non si registrano precipitazioni da oltre 100 giorni. Inoltre, la siccità, insieme alle alte temperature e ai forti venti, sta favorendo un aumento degli incendi. Ad agosto, il Brasile ha registrato il maggior numero di incendi degli ultimi 14 anni, con 68.635 episodi, segnando un aumento del 144 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Tra le tante conseguenze del momento c'è quella della qualità dell'aria: martedì, per il secondo giorno consecutivo, il cielo su San Paolo è risultato in questo senso il peggiore al mondo. Lo riferiscono i dati della società svizzera IQAir, specializzata nel monitoraggio in tempo reale della qualità dell’aria. Alle 8:57 (13:57 ora italiana), l’indice di qualità dell’aria (Aqi) segnava un valore di 161, prova di una condizione “insalubre”. La concentrazione di particolato (Pm) di 2,5 micrometri era 14 volte superiore al limite raccomandato dalle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Secondo il Centro di gestione delle emergenze (Cge) di San Paolo, oggi le temperature potrebbero raggiungere i 33 gradi, mentre si continua a monitorare attentamente il livello di umidità relativa, che potrebbe nuovamente scendere al di sotto dei valori raccomandati dall'Oms. Lunedì, l'umidità relativa in città è scesa sotto il 25 per cento, spingendo l'Istituto nazionale di meteorologia (Inmet) a emettere un allarme rosso per "alto pericolo" legata alla bassa umidità e un'allerta arancione per "pericolo" dovuto all'ondata di caldo che sta interessando gran parte del Paese. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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