È stata pubblicata in Gazzetta ufficiale della Repubblica tunisina, la legge n. 41 dell'anno 2024, del 2 agosto 2024, relativa alla modifica e al completamento di alcune disposizioni del Codice di commercio, meglio nota come "legge sugli assegni scoperti", adottata dall'Assemblea dei rappresentanti del popolo (Arp) martedì 30 luglio 2024 con 127 voti a favore, 2 astensioni e un solo voto contrario, alla presenza della ministra della Giustizia, Leila Jaffel. La legge criminalizza la ricezione di un assegno di garanzia, stabilendo il principio della cumulabilità delle sentenze emesse nello stesso processo e rivede le pene detentive pronunciate da diversi tribunali, oltre a rivedere la portata delle procedure di conciliazione includendo la fase di esecuzione delle sanzioni. L'iniziativa legislativa era stata proposta all'Arp dal presidente della Repubblica, Kais Saied, il quale ha precedentemente dichiarato che la revisione del capitolo 411 del Codice di Commercio, che disciplina il reato in materia di assegni irregolari o scoperti e relative pene, cerca di raggiungere "l'equilibrio auspicato tra tutte le parti e di consentire ai condannati o ai latitanti di disporre di un periodo di tempo ragionevole per regolarizzare la propria situazione" di fronte alla legge. "Oltre al recupero del denaro da parte dei debitori – aveva indicato la stessa presidenza- questo progetto avrà un impatto positivo non solo sul creditore e sul debitore, ma consentirà anche di aumentare la sicurezza delle transazioni con assegni e di migliorare le pratiche bancarie allo scopo di raggiungere lo sviluppo economico e la giustizia sociale". Secondo le statistiche del ministero della Giustizia, alla fine di aprile 2024, 204 persone su 496 sono state arrestate in Tunisia per aver emesso assegni scoperti, 11.265 le denunce presentate dagli attori finanziari di controllo per insufficienza di fondi. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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