Mokhtar Ould Diay è stato nominato primo ministro della Mauritania. Lo ha comunicato in un decreto il presidente Mohamed Ould Cheikh Ghazouani, rieletto il mese scorso per un secondo mandato ed insediatosi venerdì con una cerimonia ufficiale che ha visto a Nouakchott numerosi leader regionali, capi di Stato e di governo. Nato a Moudjeria, Ould Diay è un politico mauritano di professione, già ministro dell'Economia e delle Finanze nel governo di Yahya Ould Hademine, poi in quello di Mohamed Salem Ould Béchir. Dopo aver completato gli studi primari e secondari a Maghta-lahjar, Diay ha conseguito il diploma in matematica nella stessa città nel 1992. Ha proseguito gli studi universitari presso l'Istituto nazionale di statistica ed economia applicata (Insea) del Marocco dove ha conseguito la laurea in ingegneria nel 1997. Dal 1998 al 2003 è stato responsabile dei dati sul mercato del lavoro, lavorando nel quadro del progetto nazionale di politica occupazionale finanziato dal Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (Undp). Nel frattempo, tra il 2000 e il 2002, il neo-premier ha completato la sua formazione conseguendo un master in statistica ed econometria presso l'Università di Tolosa. Dal 2003 al 2008 è stato responsabile del monitoraggio e della valutazione del progetto Istruzione e formazione e direttore dell'Ufficio studi specialistici in campo statistico ed economico. Nel 2003 è entrato al ministero dell'Istruzione come Consigliere responsabile delle strategie, del monitoraggio e della valutazione. Dopo aver ricoperto questo incarico per sette anni, nel 2010 è stato nominato direttore generale delle imposte, poi nel 2015 ministro delle Finanze. A febbraio 2016, a seguito di un rimpasto dettato dal presidente Mohamed Ould Abdelaziz, il suo portafoglio si è esteso all'Economia e alla finanza. Durante le elezioni legislative di maggio 2023, Diay è il coordinatore della campagna elettorale del partito El Insaf, successore dell'Unione per la Repubblica, partito al potere, con un ampio riscontro, ottenendo 107 dei 176 seggi in parlamento.
(Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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