Gli Stati Uniti non erano a conoscenza del piano d'Israele, né sono stati coinvolti nell'uccisione del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran. Lo ha chiarito il segretario di Stato Antony Blinken in un'intervista al portale "Channel News Asia" durante una visita a Singapore. Quanto alle conseguenze dell'episodio, il capo della diplomazia di Washington ha detto che "è molto difficile" azzardare una previsione: "Ho imparato in tanti anni a non speculare mai sull'impatto che un evento potrebbe avere su qualcun altro". Piuttosto, secondo Blinken, è fondamentale arrivare a un cessate il fuoco il prima possibile. "Continueremo a lavorarci tutto il tempo che occorre", ha detto a questo proposito il segretario, secondo cui "è di vitale importanza contribuire alla fine della sofferenza dei palestinesi a Gaza" e "riportare a casa gli ostaggi, inclusi quelli statunitensi". Un cessate il fuoco, ha aggiunto, sarebbe il miglior modo per "abbassare la temperatura" ovunque in Medio Oriente. Blinken è arrivato ieri a Singapore, parte del suo 18mo viaggio nella regione dell'Indo-Pacifico. Il suo tour, iniziato il 25 luglio e in corso fino al 3 agosto, include soste anche in Laos, Filippine, Vietnam, Giappone e Mongolia. A Singapore il segretario di Stato ha incontrato il primo ministro e ministro delle Finanze Lawrence Wong, l'ex premier Lee Hsien Loong e l'omologo Vivian Balakrishnan. Oggi ha assistito anche alla firma di un accordo per avviare studi sull'uso della tecnologia nucleare a sostegno della lotta contro i cambiamenti climatici. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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