Un manifestante di 29 anni è stato ucciso durante le manifestazioni scoppiate in Kenya contro la legge finanziaria che introduce una serie di nuove tasse. Il manifestante, secondo quanto riferito da fonti ospedaliere citate dal quotidiano "Daily Nation", è morto per le ferite da arma da fuoco riportate. La polizia ha affermato in una nota di aver visitato il luogo della sparatoria e che sta indagando sulle circostanze della morte del dimostrante il quale, secondo alcuni testimoni oculari, non era armato. Secondo la Croce Rossa del Kenya, durante le proteste di ieri sono rimaste ferite un totale di 39 persone, di cui otto versano in condizioni critiche. Le proteste sono iniziate martedì scorso, quando la polizia ha sparato gas lacrimogeni e idranti contro manifestanti in gran parte pacifici vicino al parlamento mentre i legislatori stavano discutendo le proposte per introdurre nuove tasse. Amnesty International ha accusato la polizia di aver fatto uso eccessivo della forza per contenere i manifestanti, affermando che nella sola giornata di giovedì sono state arrestate oltre 100 persone. Le proteste, soprannominate “Occupy Parliament”, hanno costretto il governo a ritirare alcune delle disposizioni controverse contenute nella legge di bilancio, tra cui una tassa del 16 per cento sul pane e un'imposta annuale del 2,5 per cento sui veicoli, tuttavia ciò non ha placato la rabbia dei manifestanti. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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