Il 66 per cento dei brasiliani è contro il disegno di legge che equipara l'aborto dopo la 22esima settimana di gravidanza al reato di omicidio. È quanto emerge da un sondaggio pubblicato giovedì sera dall'istituto Datafolha. L'iniziativa legislativa, il cui iter parlamentare ha subito uno stop anche a seguito dell'ampio dibattito innescato nel Paese, è apprezzata dal 29 per cento del campione, mentre il 4 per cento degli intervistati non sa rispondere e i per il 2 per cento la legge è "indifferente". Al tempo stesso, il sondaggio rivela comunque che il 44 per cento dei brasiliani non conosce il testo dell'iniziativa di legge, contro un 56 per cento di "consapevoli": di questi, il 24 per cento si ritiene "ben informato", un 4 per cento "mal informato" e un 27 per cento "più o meno" informato. - Il 12 giugno la Camera aveva approvato la richiesta di esaminare la legge con una procedura d'urgenza che permette di evitare il passaggio dalle commissioni competenti per approdare direttamente in Aula. Le proteste di piazza, organizzate in diverse città del Paese anche per la mancanza di un dibattito parlamentare approfondito, hanno spinto il presidente della Camera, Arthur Lira, a rinviare il prosieguo dell'analisi del testo al secondo semestre dell'anno, al rientro dalla pausa che finisce il 18 luglio, con la costituzione di una "commissione rappresentativa" di tutti i partiti presenti nell'emiciclo. Un rinvio che secondo diversi media potrebbe congelare a lungo l'iter della legge dal momento che nella seconda metà dell'anno i deputati saranno impegnati nella campagna elettorale delle amministrative, in agenda a ottobre, con una inevitabile riduzione della produzione legislativa. La normativa 1904/2024 prevede l’aumento della pena massima per l’aborto per chi esegue la procedura dopo la 22esima settimana di gravidanza anche nei casi in cui è consentito dalla legge. Il disegno di legge prevede in pratica che le donne che praticano un’aborto legale, come nel caso delle vittime di stupro, possano essere condannate fino a 20 anni di carcere, mentre per l’uomo che commette il reato è prevista una pena massima di 10 anni. Per questo motivo, il disegno di legge è stato chiamato “legge dello stupratore” dai manifestanti. A fronte delle ripercussioni negative, il deputato federale Sostenes Cavalcante, membro del gruppo evangelico e responsabile del disegno di legge, ha dichiarato che proporrà anche un innalzamento della pena per il reato di stupro.San Paolo, 21 giu 10:22 - (Agenzia Nova) - Attualmente in Brasile l’aborto è consentito solo nei casi di stupro, rischio di morte per la gestante o anencefalia del feto, in cui non non esiste un limite di età gestazione per sottoporsi al procedimento. Tuttavia, chi effettua l’aborto al di fuori di queste possibilità può incorrere in una punizione. Secondo il codice penale brasiliano, un aborto effettuato dalla donna incinta o con il suo consenso comporta una pena detentiva da 1 a 3 anni mentre nei casi eseguiti da terzi con il consenso della gestante, la pena è compresa tra 1 e 4 anni di carcere.
(Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
La legge dello stupratore e anche maschiocentrico é essenzialmente que lla punisce una maggioranza di donne povera delle preriferie sociale , nei casi di ambienza familiare . Quello che comete lo stupro sono in maggio parte Padre, Figli, parenti cugini, zii e anche il vicini. La bambina a volta é costretta a stare zitta e minacciata .che va a finire in una gravidanza , e non sanno neanche cosa sia.É de una irresponsabilitá non approndire il dibbatitto. Complimenti per il Blog
Scritto da: Maria Nunes | 22/06/24 a 18:47
Grazie , Marianna
Scritto da: Maria Nunes | 22/06/24 a 18:48
Grazie carissima Maria.
Mi fa piacere tu abbia visitato il mio blog.
Baci baci
Marianna
Scritto da: Marianna Micheluzzi | 23/06/24 a 16:35