Il presidente del Senegal, Bassirou Diomaye Faye, è atteso oggi in Burkina Faso e in Mali. Lo ha riferito la presidenza del Burkina Faso, precisando che si tratta di una “visita di amicizia e lavoro”. In un comunicato, la giunta al potere a Ouagadougou ha spiegato che Faye sarà accolto dal leader militare e presidente di transizione Ibrahim Traoré, con il quale discuterà “del rafforzamento della cooperazione bilaterale e di temi di interesse comune”. Dopo la tappa in Burkina Faso, il presidente del Senegal si trasferirà nel vicino Mali, ugualmente governato da militari in seguito ai colpi di Stato del 2020 e 2021. Entrambi i Paesi visitati domani si sono riuniti nell’Alleanza dei Paesi del Sahel (Aes), alla quale partecipa anche il Niger attualmente governato dal leader militare e presidente di transizione Omar Tchiani. A metà maggio Faye era stato in visita in Nigeria, dove il presidente Bola Tinubu lo aveva esortato a “riportare all’ovile” i Paesi “fratelli” dell’Africa occidentale, colpiti da “rovesci di governo incostituzionali”. Secondo l’agenzia di stampa “Apa”, al centro della visita di Faye in Mali ci sarebbe in particolare il rafforzamento delle relazioni commerciali e diplomatiche tra i due Paesi. Il Mali è il primo fra i clienti africani del Senegal, ed in generale il commercio fra i due Paesi è di capitale importanza. Nel 2022, Bamako ha indirizzato a Dakar oltre il 50 per cento delle sue vendite. Secondo fonti a conoscenza del dossier le parti terranno discussioni per superare le sfide logistiche, economiche e di sicurezza per garantire una migliore connessione tra Dakar e Bamako, promuovendo il commercio. Nel 2020, il traffico merci sul corridoio Dakar-Bamako è stato pari a oltre 2,7 milioni di tonnellate, nonostante la pandemia di Covid-19. Un altro tema da mettere sul tavolo sarà quello della cooperazione in materia di sicurezza tra i due Paesi. Dal 2013, il Senegal invia truppe in Mali nell’ambito di missioni di mantenimento della pace, sia con una missione africana che nell’ambito della Missione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione del Paese (Minusma).
(Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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