L'esercito della Nigeria ha confermato il presunto coinvolgimento di due militari nel furto di cavi blindati avvenuto presso la raffineria Dangote. Lo riferisce il sito di informazione nigeriano “Legit”, precisando che i due sono stati identificati, arrestati e su di loro aperta un’indagine ufficiale. Il direttore delle pubbliche relazioni dell'esercito, il maggiore generale Onyema Nwachukwu, si è detto “profondamente preoccupato” per quanto accaduto nella raffineria di Lagos, che ha definito “totalmente inaccettabile” ed “altamente deplorevole”. “Dalle indagini preliminari risulta che i due sospettati erano stati assunti da un appaltatore civile identificato semplicemente come il signor Smart, il quale sosteneva di voler recuperare alcuni cavi armati che aveva lasciato nei locali della raffineria”, ha spiegato il portavoce, aggiungendo che “all'insaputa dei soldati, il suddetto appaltatore, avvertendo problemi mentre si avvicinavano al posto di sicurezza, è scappato, lasciandoli sul posto”. Sono in corso ulteriori indagini per accertare la presunta colpevolezza dei soldati arrestati. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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