I cittadini del Togo sono chiamati alle urne oggi, 29 aprile, per votare alle elezioni legislative e regionali, più volte rinviate. Il voto, riferisce "France24", cade dopo che il parlamento del Paese ha adottato una contestata riforma costituzionale che prevede l'abolizione del sistema presidenziale a favore di un accentramento del potere nelle mani del presidente del Consiglio dei ministri, figura introdotta nella nuova Carta e nominata per un mandato di sei anni, con “piena autorità di gestire gli affari di governo” e di rappresentare il Paese all’estero. L’incarico spetterà al leader del partito che uscirà con la maggioranza dalle elezioni legislative di oggi. Per quanto riguarda il capo dello Stato, sarà d’ora in poi scelto “senza dibattito” dai deputati e senatori riuniti al Congresso, anche lui per un unico mandato di sei anni. La modifica della Costituzione, proposta da un gruppo di parlamentari provenienti principalmente dal partito al governo Unione per la Repubblica (Unir), è stata adottata quasi all’unanimità, con 89 voti favorevoli, uno contrario e un’astensione. La nuova Costituzione segnerà l’ingresso del Togo nella sua quinta repubblica, con l’ultima grande modifica costituzionale che risale al 1992. Il presidente uscente, Faure Gnassingbé, è al potere da quasi 20 anni. Ha già vinto quattro elezioni, tutte contestate dall'opposizione. Secondo la precedente costituzione, avrebbe potuto candidarsi alla presidenza solo un’altra volta, nel 2025.
(Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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