Nel pieno delle indagini su presunte trame di spionaggio illegale, il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha dato vita a un rimpasto dei vertici dell'agenzia di intelligence, Abin. Il capo dello Stato ha revocato ad Alessandro Moretti il ruolo di vicedirettore dell'Abin, nominando al suo posto Marco Cepik, sin qui titolare della Scuola di formazione della stessa agenzia. Il rimpasto, che coinvolge anche le direzioni di sette dipartimenti dell'agenzia, segue il rapporto che la Polizia federale ha presentato alla Corte suprema (Supremo tribunal federal, Stf) a commento delle indagini su presunte operazioni di spionaggio compiute all'interno dell'Abin. L'ipotesi degli inquirenti è che durante il precedente governo di Jair Bolsonaro siano stati messi sotto controllo sotto controllo i telefoni di diverse autorità, tra cui alcuni magistrati della stessa Corte suprema. Inoltre, che alcuni degli attuali direttori dell'Abin, nominati da Lula, stiano coprendo le indagini in corso. Nel rapporto della Polizia trasmesso alla Corte, e de-secretato dal magistrato Alexander de Moares, si sostiene l'agenzia abbia definito "sensibili" - e perciò coperte dal criterio della riservatezza - alcune informazioni cruciali relative alle indagini. Il sospetto è che pezzi degli attuali vertici dell'Abin starebbero agendo per proteggere i funzionari legati all'amministrazione precedente, dando vita anche a un presunto reato di "collusione" tra agenzia e indagati. L'attuale dirigenza rivendica da parte sua il contributo alle indagini fornito negli ultimi "dieci mesi": "l'Abin è la principale interessata a chiarire eventuali illeciti e continuare a collaborare con le indagini", si legge in una nota. San Paolo, 31 gen 13:25 - (Agenzia Nova) - Moretti, riassumono i media locali, non sarebbe direttamente coinvolto nelle indagini, ma non godrebbe più della fiducia del presidente. Entrato in agenzia a marzo del 2022, in pieno governo Bolsonaro, Moretti sarebbe divenuto numero due dell'Abin a marzo 2023, già con il nuovo governo. Tra il 2019 e il 2021 l'oramai ex vicedirettore era stato anche segretario esecutivo della Sicurezza pubblica di Brasilia, sotto gli ordini di un altro ex ministro di Bolsonaro, Anderson Torres. Le prime ipotesi criminali sul caso rimontano all'ex direttore dell'Abin, Alexander Ramagem, accusato di aver autorizzato intercettazioni a favore della famiglia Bolsonaro. Tra le autorità sotto spionaggio ci srebbero una ex deputata, Joice Hasselmann, l'ex governatore dello Stato di Cearà e attuale ministro dell'Educazione, Camilo Santana, nonché l'ex presidente della Camera, Rodrigo Maia. La polizia federale è in questo momento impegnata a far chiarezza sul presunto "nucleo politico" coinvolto nel meccanismo di spionaggio illegale allestito all'interno dell'Abin. Una nuova fase delle indagini che ha coinvolto anche il deputato del partito Republicanos Carlos Bolsonaro, figlio dell'ex presidente Jair. Il sospetto è che il politico, al momento solo indagato, abbia ricevuto dall'agenzia informazioni riservate ottenute illegalmente. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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