AUGURISSIMI PER TUTTO E A TUTTI UN ABBRACCIONE AFFETTUOSO
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
BUON ASCOLTO !
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AUGURISSIMI PER TUTTO E A TUTTI UN ABBRACCIONE AFFETTUOSO
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
BUON ASCOLTO !
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I media argentini pubblicano oggi la lettera che il presidente, Javier Milei, ha inviato il 22 dicembre per formalizzare la decisione di non aderire al gruppo dei Brics (Brasile, Russia, Cina, India e Sudafrica). Una lettera recapitata ai presidenti dei Paesi membri, nella quale si ricorda che "l'impronta in materia di politica estera del governo" è "in molti casi differente da quella del governo precedente", di Alberto Fernandez. Al proposito, "desidero informare che non si considera opportuno l'ingresso della Repubblica Argentina ai Brics, come membro pieno a partire dal 1 gennaio", prosegue la lettera, ribandendo al tempo stesso la volontà di "intensificare i rapporti bilaterali", in particolare per "l'aumento dei flussi commerciali e di investimento". L'Argentina era stata invitata a far parte del blocco - assieme a Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti -, al termine della riunione tenuta ad agosto.
(Fonte Agenzia Nova )
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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Il governo degli Stati Uniti ha deciso di non attendere la decisione del Congresso per per dare il via libera all’invio di un pacchetto di armi da 147,5 milioni di dollari a Israele. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Antony Blinken in una nota pubblicata nella notte dal dipartimento di Stato. “Data l’urgenza delle esigenze difensive di Israele, il Segretario ha informato il Congresso di aver esercitato la sua autorità delegata per esprimere un’emergenza che richiedeva l’immediata approvazione dell’invio”, si legge nel documento, in cui si ribadisce che gli Stati Uniti “sono impegnati per la sicurezza di Israele, ed è vitale per gli interessi nazionali degli Stati Uniti garantire che Israele sia in grado di difendersi dalle minacce che deve affrontare”. Il pacchetto include articoli accessori, inclusi fusibili, cariche e primer necessari a Israele per far funzionare i proiettili da 155 mm che aveva precedentemente acquistato. E’ la seconda volta in un mese che Washington approva munizioni per Israele. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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Il presidente della Repubblica tunisina, Kais Saied, ha deciso di prorogare lo stato d'emergenza per il rischio terrorismo fino alla fine di gennaio 2024. Con decreto 814 del 29 dicembre 2023, pubblicato nella Gazzetta ufficiale, lo stato d'emergenza è stato prorogato su tutto il territorio della Repubblica tunisina per un mese, dal primo gennaio 2024 al 30 gennaio 2024. La misura fu introdotta per la prima volta nel 2015, in seguito agli attentati di Sousse e al museo del Bardo e da allora regolarmente esteso di anno in anno. L'ultimo rinnovo dello stato d'emergenza era stato emesso dallo stesso presidente Saied il 31 gennaio 2023 per una durata di 11 mesi, ovvero fino al 31 dicembre. L'ultimo attentato nel Paese nordafricano risale al maggio 2023, quando diverse persone sono state uccise e ferite in un attacco a una sinagoga nella località turistica di Djerba. Almeno due attacchi con coltello sono stati registrati nel 2022 che hanno avuto come obiettivo agenti di sicurezza o civili. Le autorità tunisine hanno preso una serie di misure per smantellare le cellule terroristiche. Operazioni delle forze di sicurezza contro organizzazioni terroristiche hanno luogo regolarmente nei governatorati di Kasserine, Le Kef, Jendouba, Beja e Sidi Bouzid. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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Il Santo Padre in data 22 dicembre 2023 ha eretto la nuova Diocesi di Mafinga (Tanzania) per dismembramento della Diocesi di Iringa, rendendola suffraganea della Sede Metropolitana di Mbeya. Il Santo Padre ha nominato primo Vescovo della neo-eretta Diocesi il Rev. Sac. Vincent Cosmas Mwagala, del clero della Diocesi di Iringa, Vicario Generale e Parroco di Ifunda. S.E. Mons. Vincent Cosmas Mwagala è nato l’11 dicembre 1973 a Makungu, nella Regione di Iringa. Dopo aver frequentato il St. Augustine Major Seminary di Peramiho, nell’Arcidiocesi di Songea, ed il Seminario Arcivescovile di Agrigento, ha conseguito la Licenza in Teologia Pastorale presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia a Palermo (Italia). È stato ordinato presbitero l’11 luglio 2007 per il clero della Diocesi di Iringa.
Ha ricoperto i seguenti incarichi: Vice-Parroco di San Gerlando a Lampedusa (2007-2011); Parroco di Our Lady of Fatima a Usokami (2011-2018); Vicario per i Religiosi (dal 2015); Vicario Generale della Diocesi di Iringa e Parroco della Virgin Mary Help of Christians di Ifunda (dal 2018); Membro del Collegio dei Consultori (dal 2019).
L’erigenda Diocesi di Mafinga [nom. lat. Mafingensis] è stata dismembrata dalla Diocesi di Iringa e resa suffraganea della Sede Metropolitana di Mbeya. La Sede della Diocesi è nella città di Mafinga. La chiesa Cattedrale della nuova Circoscrizione ecclesiastica sarà l’attuale Assumption of the Blessed Virgin Mary, a Mafinga. (Fonte Agenzia FIDES)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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L’industria del cacao globale vale 200 miliardi di dollari all’anno, di cui l’intera regione di produzione dell’Africa occidentale, composta da Costa d’Avorio, Ghana, Camerun e Nigeria, rappresenta circa il 70-75% della produzione. Lo ha detto ieri in una conferenza stampa ad Abuja Abba Bello, amministratore delegato della Nigerian export-import bank (Nexim).
Bello annunciava il prossimo International cocoa and chocolate forum (Iccf), tra il 9 e l’11 gennaio ad Abuja e Lagos.
Nonostante questi Paesi dell’Africa occidentale producano tra il 70 e il 75% del cacao mondiale, “guadagnano appena 10 miliardi di dollari” dei 200 miliardi di valore complessivo di questo mercato, ha detto Bello.
“Vorrei fare riferimento al rapporto dell’International trade center (Itc) del 2021, secondo cui la Nigeria ha prodotto 208 tonnellate di fave di cacao nel 2021 ma ha generato un reddito totale appena di 628 milioni di dollari. Nello stesso anno la Germania, che non produce cacao, ha guadagnato ben 57,3 miliardi di dollari dall’esportazione di prodotti a base di cacao”.
(Fonte AFRICA RIVISTA)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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In Cisgiordania, almeno 14 palestinesi sono stati arrestati in seguito a raid notturni effettuati dalle Forze di difesa di Israele (Idf). Lo ha riferito l’agenzia di stampa palestinese “Wafa”, precisando che tra di loro c’è un minore gravemente ferito. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno individuato e demolito un appartamento appartenente al leader del movimento islamista palestinese Hamas Yahya Sinwar nel nord della Striscia di Gaza, insieme a un ampio sistema di tunnel sottostanti. Lo riferiscono le Idf su X (ex Twitter). L'appartamento si trovava nella periferia di Gaza City. Nell'appartamento sono stati trovati "molti reperti" che ne testimonierebbero l'uso come nascondiglio da parte di Sinwar. Secondo le Idf, il pozzo del tunnel era profondo circa 20 metri e conduceva a un tunnel lungo 218 metri con diverse diramazioni. I passaggi sotterranei erano dotati di elettricità, sistemi di filtraggio dell’aria, impianti idraulici, sale di riposo e di preghiera e altre attrezzature volte a consentire ai membri di Hamas di rimanere nascosti per lunghi periodi. Il tunnel è stato successivamente distrutto dalle unità del genio. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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Circa 100 palestinesi sono stati uccisi dai bombardamenti israeliani nella regione centrale della Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito una fonte medica all’emittente panaraba di proprietà qatariota “Al Jazeera”, che ha aggiunto che altre 158 persone sono rimaste ferite. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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Il capo del Consiglio per le relazioni internazionali del movimento islamista palestinese Hamas a Gaza, Basem Naim, ha dichiarato che l’amministrazione statunitense è complice dei “crimini” di Israele e che la comunità internazionale è responsabile di non aver fermato la guerra. "Sebbene questi crimini siano stati commessi da mani israeliane, sono stati sponsorizzati e sostenuti dall'amministrazione statunitense", ha affermato Naim durante un intervento televisivo, secondo quanto riferisce l’emittente panaraba di proprietà qatariota “Al Jazeera”. "Riteniamo anche che la comunità internazionale sia responsabile per il suo fallimento nel fermare il genocidio", ha aggiunto Naim. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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