Non vi sarà nessuna pace in Medio Oriente finché i mullah saranno al potere in Iran e la soluzione dei due Stati per la questione israelo-palestinese sarà impossibile. È quanto dichiarato dal principe Reza Pahlavi, figlio dell'ultimo shah dell'Iran Mohammad Reza Pahlavi, deposto dalla rivoluzione avvenuta nel Paese nel 1979. Intervistato dal quotidiano “Bild”, quello che i monarchici iraniani ritengono l'erede al trono del Pavone si è detto “scioccato” dall'attacco del movimento islamista palestinese Hamas contro Israele. Allo stesso tempo, Pahlavi ha sottolineato di non essere rimasto sorpreso dall'aggressione perché “il regime iraniano ha diffuso fin dall'inizio una cultura di odio, violenza e intolleranza”. La Repubblica islamica sta quindi facendo “tutto il possibile per impedire qualsiasi tentativo di pace nella regione”. In particolare, Teheran vuole impedire la normalizzazione tra Israele e vari Paesi arabi ed è qui che va individuata una delle ragioni principali dell'attacco di Hamas contro lo Stato ebraico. Inoltre, come osservato da Pahlavi, “il regime” in Iran è “con le spalle al muro a causa delle proteste avvenute in precedenza nel Paese” e, per tale motivo, “sta facendo di tutto al fine di distogliere l’attenzione da se stesso”. È in questo contesto che si inserisce l'attacco di Hamas contro Israele, con l'Iran che secondo Pahlavi è “abbastanza intelligente” da non voler “rischiare una guerra diretta” contro lo Stato ebraico. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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