- Una Chiesa spogliata dell'Impero Romano
La Chiesa di Gesù non ha bisogno di Costantino, né di Cesare. Non ha bisogno degli abiti e dei simboli dei principi e dei nobili romani. Basta la tunica senza cuciture di Gesù di Nazareth.
- Disinvestimento del patriarcato
È necessario che esegeti e insegnanti leggano la Bibbia dalla prospettiva del patriarcato, dove le donne non avevano posto nella vita pubblica o privata. Nella vita di Gesù lo erano, ma il patriarcato ha eliminato le donne dalla struttura della Chiesa. Nel XXI secolo il patriarcato deve essere gettato nella pattumiera della storia, anche nella Chiesa.
- Disinvestimento dal colonialismo
La missione non può più essere la conquista o il colonialismo. Non è proselitismo, ha detto Papa Francesco. Qualcuno ha già detto che il nuovo nome dell'evangelizzazione è “dialogo”. La missione, nel XXI secolo, è essenzialmente dialogo ed esperienza.
- Eliminare il clericalismo
Sogno la Chiesa, corpo mistico di Cristo, come lo ha concepito Paolo. Supereremo così la divisione artificiale tra clero e laici, verso una Chiesa dei servizi dove tutti sono necessari e hanno cittadinanza ecclesiastica sullo stesso piano, anche se ci sono servizi diversi (1Cor 12-13), del resto qualsiasi servizio ecclesiastico ha senso solo se è amorevole.
- Impegnati a favore delle persone offese, impoverite ed escluse
Il Dio biblico è essenzialmente un liberatore, dall'Alleanza universale con tutte le creature (Gen 9,8-17), attraverso l'Alleanza con il popolo di Israele (Es 24,8), giungendo all'Alleanza universale in Gesù di Nazaret (Rm 8 ,19-24). La giustizia è il presupposto dell'autentica carità e l'unica via per rispettare la dignità di ogni essere umano e di ogni creatura (CV 6).
- Impegnati per la CASA COMUNE
La nostra fede è trinitaria. Iniziamo sempre le nostre preghiere e liturgie nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Tutto ciò che esiste è opera delle sue mani, anche con tante tragedie e peccati. Spetta all’essere umano, coscienza dell’Universo, cuore dell’Universo – probabilmente insieme a molti altri esseri intelligenti che esistono in questo vasto Universo – il compito di prendersi cura e coltivare la creazione.
- Cattolica perché aperta a tutti e perché è al servizio di tutto e di tutti.
La cattolicità è apertura a tutti, non solo nell'accoglienza, ma anche nell'uscita, nell'andare incontro a tutti e nel mettersi al servizio di tutti. La Chiesa cattolica non è un'isola in mezzo all'umanità e all'Universo.
- In uscita, cioè capace di uscire da sé per servire tutti
- Più femminile e macroecumenico (Sogno di Casaldáliga, e mio, e di tanti)
Gesù è la via, ma sono tante le strade che portano a Gesù. Egli stesso ci ha rivelato questi cammini nei suoi discorsi: ho avuto fame, sete, ero malato... (Mt 25,35-46): sono sentieri che ci conducono alla Via. Altre Chiese, altre religioni, altri cammini fuori dalle religioni possono condurre al vero Dio.
- Costruire la fraternità universale
Il punto di arrivo è il Regno di Dio, la fratellanza universale di tutta la Creazione, di tutte le creature, il Pleroma. Felice è la Chiesa che comprende il suo compito nella storia. Pertanto, non perderà la strada di fronte alle sorprese e alle avversità che si troveranno sul suo cammino.
Testo di Roberto Malvezzi (Gogò)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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