Il ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale dell’Algeria sta studiando soluzioni efficaci ai problemi dei lavoratori del settore, in particolare per quanto riguarda i debiti relativi ai prestiti sovvenzionati dallo Stato. Lo ha annunciato il segretario generale del ministero dell’Agricoltura algerino, Hamid ben Saed, secondo il quotidiano “Ennahar”. Tra le proposte al vaglio, c’è il rinvio del rimborso di tali debiti, in corso di discussione con le banche specializzate nell’erogazione di finanziamenti agli agricoltori. Tuttavia, l’attenzione del ministero è concentrata anche sulle misure tese a promuovere lo sviluppo del settore agricolo, che in Algeria contribuisce per circa il 7,14 per cento al prodotto interno lordo. Oltre a incentivi e indennizzi per le perdite causate da fenomeni climatici estremi (come incendi e alluvioni), la campagna 2023-2024 del ministero include anche la fornitura a titolo gratuito di sementi e fertilizzanti agli agricoltori.- Ieri, il ministro dell’Agricoltura algerino, Mohamed Abdelhafidh Henni, durante una conferenza stampa ha reso noto che la produzione agricola del Paese ha raggiunto il valore di 35 miliardi di dollari circa nel 2022. I lavoratori del settore, ha aggiunto, sono circa 2,7 milioni, ovvero un quarto della manodopera del Paese. Tali risultati, secondo Henni, sono stati resi possibili dalle misure adottate dal governo di Algeri negli ultimi tre anni, in particolare l’abolizione delle sovvenzioni per la produzione di beni considerati strategici e la revisione della normativa riguardante il settore agricolo. Intanto, lo scorso 23 settembre, il ministero dell’Agricoltura algerino ha annunciato l’interruzione dell’importazione di bovini dalla Francia, per scongiurare la diffusione dei contagi da febbre emorragica tra i capi di bestiame. La decisione, infatti, è stata presa dopo l’annuncio da parte delle autorità francesi dell’insorgenza della malattia tra i bovini, al fine di proteggere la salute degli animali e a impedire eventuali trasmissioni all’uomo. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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