Violenti scontri continuano a registrarsi nell’irrequieta regione etiope di Amhara tra le truppe governative e le milizie locali Fano, che rifiutano di essere integrate nell'esercito federale, come sancito dall'accordo i pace di Pretoria. Secondo quanto riferito dai media locali, i combattimenti sono avvenuti ieri nella storica città di Gondar, dove le milizie Fano hanno fatto il loro ingresso in città, provocando intensi scontri con l'esercito. Un comunicato pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale delle Forze di difesa nazionali etiopi (Endf) ha confermato gli scontri, aggiungendo che le forze di sicurezza governative hanno sventato gli attacchi delle milizie uccidendo più di 50 persone. Si segnalano scontri anche in molti altri luoghi della regione, con attivisti e media legati alle milizie che affermano di aver preso il controllo di alcune aree e di aver catturato decine di soldati. La settimana scorsa la periferia di Lalibela, un'altra città della regione che ospita le famose chiese scavate nella roccia, è stata teatro di violenze che hanno incluso anche colpi di artiglieria pesante. Nelle ultime settimane sono stati segnalati numerosi attacchi di droni in diverse aree. A causa dei combattimenti, la conferenza Tana - una conferenza annuale di pace ad alto livello, prevista per ottobre nella capitale della regione, Bahir Dar - è stata rinviata ad aprile del prossimo anno, affermando “circostanze impreviste”. Nel frattempo il Consiglio etiope per i diritti umani - un ente indipendente per i diritti umani - ha accusato le autorità di proseguire con gli arresti arbitrari nella capitale Addis Abeba, iniziati dopo la proclamazione dello stato di emergenza ad agosto. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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