Ciò che è stato realizzato in Tunisia dopo il 25 luglio 2021 è “un miracolo”. Lo ha dichiarato, secondo il sito di informazione tunisino “Tuniscope”, il presidente della Tunisia, Kais Saied, ieri, durante la sua visita nella provincia centro-settentrionale di Kairouan, in occasione del 67esimo anniversario dell’indipendenza nazionale. Il riferimento del 25 luglio 2021 allude al giorno in cui Saied aveva sciolto il parlamento dopo che diverse città del Paese furono attraversate da violente proteste. Quello stesso giorno, il presidente tunisino aveva inoltre licenziato il primo ministro, Hicham Mechichi, annunciando che avrebbe assunto la presidenza dell'esecutivo con l'assistenza di un nuovo primo ministro. Ieri, Saied ha giustificato quelle misure spiegando di “aver preso la decisione dopo aver effettuato una visita all’ospedale regionale di Redeyef (nella provincia meridionale di Gafsa), dove non c’era né acqua, né elettricità, né ossigeno”. Di conseguenza, ha aggiunto, quella decisione serviva a “ripristinare il percorso e a raggiungere gli obiettivi del popolo tunisino in termini di lavoro, di libertà e di dignità nazionale”. Secondo Saied, la Costituzione del 2014 avrebbe avuto “l’obiettivo di minare lo Stato e dividerlo”. Sempre nel quadro delle celebrazioni del 67esimo anniversario dell'indipendenza della Tunisia, il portavoce ufficiale del Movimento 25 luglio, una coalizione che raggruppa i sostenitori di Saied, ha detto che il movimento aderisce al principio di sovranità nazionale e respinge qualsiasi forma di ingerenza esterna. Un riferimento anche alla risoluzione approvata la scorsa settimana dal Parlamento europeo con cui si chiede agli Stati membri dell’Ue e all’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, di “denunciare pubblicamente il forte deterioramento della situazione dei diritti umani in Tunisia” oltre alla “sospensione di specifici programmi di sostegno dell'Ue ai ministeri della Giustizia e degli Affari interni”. In particolare, secondo il portavoce del Movimento 25 luglio, Ben Mabrouk, “lo Stato francese dovrebbe porgere scuse ufficiali al popolo tunisino e ai martiri che hanno combattuto per la liberazione del Paese”. Per Bin Mahmoud, inoltre, con l'insediamento del parlamento, il mandato della “autorità individuale” sorta a seguito delle misure del 25 luglio 2021 è terminato e siamo passati “dalla fase di transizione a una fase normale". L'insediamento della nuova camera bassa del parlamento è stata una delle tappe della tabella di marcia delineata dal capo dello Stato a seguito delle “misure straordinarie” emanate il 25 luglio 2021. ( Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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