Un totale di 43 miliziani del gruppo jihadista somalo Al Shabaab sono stati uccisi in un'operazione condotta dalle forze federali nella zona montuosa di Golis, nell'autoproclamata repubblica del Somaliland. Lo riferiscono fonti militari citate dall'agenzia di stampa "Sonna", secondo cui nell'attacco sono stati uccisi tre leader di Al Shabaab. Secondo quanto riferito dalla presidenza di Mogadiscio in un comunicato, sono finora più di 3 mila i militanti di Al Shabaab uccisi e 3.700 quelli feriti dall'inizio delle operazioni militari guidate dal governo contro il gruppo terroristico collegato ad Al Qaeda, sei mesi fa. Da quando è entrato in carica nel maggio dello scorso anno, il presidente Hassan Sheikh Mohamud ha lanciato un'importante offensiva contro i militanti di Al Shabaab e, secondo un rapporto del ministero della Difesa somalo, circa 70 città e villaggi sono stati liberati dalle mani dei jihadisti dalle forze nazionali somale con il sostegno della popolazione locale. "Ciò avviene mentre il Paese si avvicina alla seconda fase di questa offensiva militare contro il gruppo terroristico che ha provocato il caos, la rovina e il dolore sui cittadini somali nell'ultimo decennio", si legge nella dichiarazione. Domenica scorsa, durante una visita nel distretto di Aden Yabal, nella regione del Medio Scebeli, il presidente Mohamud ha annunciato l'imminente avvio della seconda fase dell'offensiva contro i terroristi che rimangono ancora nelle parti occidentali del Medio Scebeli e nella regione di Hiraan. Mohamud, insieme a una delegazione governativa e al presidente dello Stato di Hirshabelle, Ali Gudlawe Hussein, ha visitato il distretto di Aden Yabal, dove ha incontrato i membri della comunità e ascoltato un rapporto sulle condizioni di vita. Aden Yabal è stata la principale roccaforte di Al Shabaab negli ultimi 15 anni, prima di essere riconquistata nei mesi scorsi. "Il ritiro di Al Shabaab dalla città strategica di Aden Yibal significa che è stato sconfitto militarmente ed economicamente", ha detto il presidente, spiegando che la regione era la roccaforte economica più importante per il gruppo terroristico. "Questa è una chiara prova dell'incapacità dei Kharijiti (termine con cui il governo somalo si riferisce al gruppo islamista) di affrontare militarmente l'esercito nazionale", ha detto, aggiungendo che i militanti non sono riusciti a trovare un rifugio sicuro e che le loro minacce ideologiche contro la popolazione locale sono cessate. Mohamud ha anche annunciato un'imponente operazione di sicurezza nella capitale Mogadiscio per impedire ai terroristi di prendere di mira la città e i civili. Il ministero della Sicurezza interna ha indicato che l'operazione è volta a proteggere la città e i suoi civili, aggiungendo che il governo vuole garantire che la sicurezza delle persone non sia disturbata durante il mese sacro del Ramadan. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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