Dopo le elezioni presidenziali e legislative del 25 febbraio, fortemente contestate dall'opposizione, la Nigeria torna alle urne oggi per eleggere governatori e membri delle assemblee legislative statali in 28 dei 36 Stati della Federazione. Non si voterà soltanto negli Stati di Kogi, Anambra, Ondo, Imo, Edo, Osun, Bayelsa ed Ekiti a causa di contenziosi e sentenze dei tribunali che hanno causato un rinvio del voto. Le elezioni di oggi avrebbero dovuto tenersi sabato scorso, 11 marzo, ma il voto è stato rinviato di una settimana a causa delle controversie sorte dalle elezioni presidenziali del 25 febbraio e degli ordini impartiti dalla Corte d'appello per consentire agli organizzatori di riconfigurare e predisporre i macchinari per il voto.Gli occhi sono puntati soprattutto su Lagos, la capitale economica ed ex roccaforte del presidente eletto Bola Tinubu, che per la prima volta da oltre 20 anni potrebbe sfuggire all'influenza del suo storico "padrino" in favore di un governatore dell'opposizione. Alle elezioni del 25 febbraio, infatti, Tinubu è stato sconfitto dal candidato del Partito laborista, Peter Obi, uscito vincitore seppure di soli 10 mila voti. Un margine ristretto che, tuttavia, alimenta le speranze dell'opposizione di conquistare la presidenza statale. In vista delle elezioni governatoriali, la scorsa settimana un tribunale locale ha approvato la richiesta dell'organismo elettorale di reimpostare il sistema bimodale di accreditamento degli elettori, utilizzato nell'ambito delle nuove tecnologie ampiamente utilizzate quest'anno nelle elezioni in Nigeria per renderle più trasparenti. La sentenza, spiega l'organismo elettorale, è tuttavia arrivata "troppo tardi" perché i macchinari potessero essere ripristinati in tempo per il loro utilizzo nelle elezioni dell'11 marzo, costringendo a una proroga di una settimana della data. Il voto fa parte delle elezioni generali nigeriane per un singolo mandato di quattro anni per le principali posizioni politiche, compreso il voto presidenziale del mese scorso vinto da Bola Tinubu del partito al governo. Un totale di 18 partiti sono in lizza per conquistare i 993 seggi delle camere delle assemblee statali. I tre principali partiti politici - il Partito di tutti i progressisti (Apc), il Partito democratico popolare (Pdp) e il Partito laborista - hanno chiesto e ottenuto il permesso di poter ispezionare i materiali utilizzato per le elezioni dalla Commissione elettorale nazionale indipendente (Inec) che ha proclamato il candidato dell'Apc, Asiwaju Bola Ahmed Tinubu, vincitore delle elezioni con 8.974,726 milioni di voti totali espressi. Il candidato alla presidenza del Pdp, Atiku Abubakar, e il laborista Peter Obi hanno contestato i risultati dichiarati dall'Inec. La scorsa settimana sei Stati nigeriani guidati dall'opposizione hanno chiesto alla Corte suprema di dichiarare non valido l'esito delle elezioni presidenziali dello scorso 25 febbraio, vinte ufficialmente dal candidato del Congresso di tutti i progressisti (Apc) Bola Tinubu, sostenendo che la Commissione elettorale abbia violato la legge durante lo spoglio dei voti. I governatori dei sei Stati - Adamawa, Akwa Ibom, Bayelsa, Delta, Edo e Sokoto - hanno accusato in un documento comune la Commissione elettorale di non essere riuscita a trasmettere i risultati attraverso un sistema elettronico volto a garantire la trasparenza delle operazioni di voto e hanno chiesto al tribunale di dichiarare nulli tutti i risultati delle elezioni presidenziali annunciati dal presidente dell'Inec. Tutti e sei gli Stati in questione sono guidati dai governatori della principale forza di opposizione, il Pdp, il cui candidato Atiku Abubakar ha annunciato l'intenzione di contestare l'esito del voto. In precedenza anche il candidato del Partito laborista Peter Obi, arrivato terzo, aveva annunciato ricorso denunciando presunte irregolarità nelle operazioni di voto. La legge prevede che un candidato possa presentare reclamo al tribunale contro l'esito del voto entro 45 giorni dalla data di annuncio dei risultati. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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