I miliziani della Cooperativa per lo sviluppo del Congo (Codeco), un gruppo armato attivo nell'est della Repubblica democratica del Congo (Rdc), ha giustiziato 17 persone catturate nel territorio di Djugu, nella provincia dell'Ituri. Le vittime, ha riferito l'emittente sostenuta dall'Onu "Radio Okapi", erano dei passeggeri di quattro veicoli diretti a Mugwalu, nell'Ituri, presi in ostaggio dopo che scontri sono scoppiati fra i miliziani Codeco e quelli di un altro gruppo armato rivale della zona. A novembre scorso alcuni combattenti delle milizie Codeco hanno accettato di lasciare le loro aree per sottoporsi all’addestramento militare dell’esercito congolese e sostenerlo nei combattimenti contro le milizie filo-ruandesi del Movimento 23 marzo (M23) e loro alleate, impegnate da mesi in un’offensiva contro il governo riuscendo a strappare diverse città orientali dal controllo dell’esercito di Kinshasa. Lo hanno detto gli stessi Codeco in un video circolante su Twitter, ripreso da numerosi fonti di stampa e confermato da membri dell’Unione per la democrazia e il Progresso sociale (Udps), il partito del presidente Felix Tshisekedi. L’addestramento, riferiscono le stesse fonti, si terrà nella base militare di Kitona, nel Congo centrale, e per parteciparvi i combattenti Codeco hanno accettato di lasciare la loro roccaforte di Djugu, situata nella provincia orientale dell’Ituri e da tempo sotto il loro controllo. La notizia sembrava confermare l’intenzione dei miliziani Codeco – già firmatari a giugno scorso di un cessate il fuoco con il governo di Kinshasa nelle aree di Djugu e della vicina Mahagi – di partecipare alla lotta armata contro le milizie filo-ruandesi. Un sostegno che tuttavia, secondo quanto confermato da diversi analisti, non prevede al momento una loro integrazione nell’esercito. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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