La compagnia petrolifera statale algerina Sonatrach ha reso noto che le sue esportazioni di prodotti derivati dagli idrocarburi nel 2022 hanno raggiunto quota 60 miliardi di dollari. Lo si legge nel bilancio relativo allo scorso anno, diffuso ieri da Sonatrach e riportato dal sito di informazioni algerino “Tsa”. La società, specializzata in tutte le fasi dell’esplorazione, dell’estrazione, della lavorazione, del trasporto e della raffinazione degli idrocarburi, ha registrato dunque un netto rialzo del valore delle esportazioni rispetto ai 35,4 miliardi di dollari registrati nel 2021. A sua volta, nel 2021 la compagnia aveva già registrato un aumento delle esportazioni del 75 per cento rispetto all’anno precedente. A tali aumenti, hanno contribuito i rincari nei prezzi dei carburanti sui mercati internazionali. Inoltre, nel 2022 Sonatrach ha prodotto 189,6 milioni di tonnellate equivalenti petrolio (Tep), con un aumento del 3 per cento rispetto al 2021, quando la produzione era stata di 185,2 milioni di Tep. Gli investimenti di Sonatrach nel 2022, invece, sono stati di 5,5 miliardi di dollari, in linea con quanto annunciato a febbraio dello stesso anno dal presidente algerino, Abdelmadjid Tebboune, che ne aveva previsti per 39 miliardi di dollari in quattro anni. Quanto alle esplorazioni, nel 2022 Sonatrach ha scoperto 15 nuovi giacimenti, in particolare quello di In Amenas 2, nella provincia centro-orientale di Illizi, con una produzione giornaliera di 213 mila metri cubi di gas, quello di Berkine, nella provincia sud-orientale di Hassi Messaoud, con una produzione giornaliera di 1.300 barili di petrolio e 51 mila metri cubi di gas, e quelli di Hassi Rmel, nella provincia centrale di Laghouat, con riserve stimate tra i 100 e i 340 miliardi di metri cubi di gas. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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