Il presidente del Senegal, Macky Sall, deve chiarire le sue intenzioni di ricandidarsi o meno alla guida del Paese nel 2024. Lo sostengono diverse organizzazioni della società civile in un "appello del 31 gennaio", riferimento alla stessa data del 2012 quando decine di manifestanti protestarono a Dakar contro la terza candidatura dell'ex presidente Abdoulaye Wade. "La storia si ripete", ha dichiarato a "Rfi" il coordinatore della piattaforma Jàmm a Gën 3e mandat" - letteralmente "la pace è meglio di un terzo mandato" -, Mamadou Mbodj. Gli attivisti hanno creato la piattaforma lo scorso ottobre e chiedono ora a Sall di chiarire le sue intenzioni. “Questo è un film già visto. Sarebbe una grave battuta d'arresto democratica tornare nel 2023 a ripetere quanto accaduto nel 2011-2012. Ogni volta che c'è stata una candidatura per un terzo mandato, ci sono stati dei morti, in Senegal, Guinea, ovunque. Non vogliamo questo remake". Il collettivo mette in guardia contro un "rischio di caos" nel Paese e la fine dell'"eccezione senegalese" nella regione, ma altri rappresentanti politici accusano le opposizioni di esacerbare le tensioni su questo argomento. Il leader di opposizione Ousmane Sonko ha già fatto sapere che sarà candidato alla presidenza, sebbene su di lui pesi al momento l'accusa di presunte molestie contro una ex dipendente di un salone di bellezza. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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