A partire da mercoledì (30 novembre), il Museo di storia e cultura afro-brasiliana (Muhcab) di Rio de Janeiro esporrà circa 180 reperti archeologici scoperti a Cais do Valongo durante i lavori a Porto Maravilha. La mostra è gratuita e durerà almeno un anno. Il museo opera nell'edificio del Centro Culturale José Bonifácio, a Gamboa, nella Regione Portuale.
Leggi tutto: Il Premio Marielle Franco celebra 36 istituzioni e personalità che difendono i diritti umani
È la prima volta che in città vengono presentati pezzi che raccontano un po' dell'eredità africana di Rio. La collezione esposta fa parte di un lotto con oltre 260.000 oggetti rinvenuti negli anni negli scavi di Cais do Valongo.
Valongo, il più grande porto di accoglienza per le persone schiavizzate nel mondo, fa parte della lista del Patrimonio Mondiale delle Nazioni Unite. Si stima che circa un milione di africani ridotti in schiavitù siano passati attraverso la regione, principalmente dall'Angola, ma anche dal Mozambico.
Tra i manufatti di matrici africane in mostra al Muhcab ci sono collane di perline, conchiglie di ciprea, orecchini e bracciali in rame, cristalli, ceramiche, anelli piassava, figas, pipe in argilla, materiale in rame, ambra, coralli e miniature.
La mostra, che segna un anno dall'inaugurazione di Muhcab, è un'iniziativa del Segretariato Comunale della Cultura ed è curata da ricercatori dell'Uerj e del Museo Nazionale, organizzata da Muhcab, patrocinata dall'Instituto Moreira Salles e dall'Instituto D'Orbigny e supervisione dell'Istituto Nazionale per il Patrimonio Storico e Artistico (IPHAN).
Fonte BRASIL DE FATO-BR
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Commenti