Il responsabile dell'Associazione dei tunisini bloccati all'estero, Mohamed Iqbal Ben Rajab, ha commentato la decisione di revocare il divieto di viaggio all'ex ministro degli Affari religiosi ed esponente di spicco del movimento islamico Ennahda, Noureddine El Khadmi, nonostante sia sospettato dell’invio di terroristi nei conflitti all’estero. Parlando all'emittente radiofonica "Shems fm", Ben Rajab ha detto che la scelta di revocare il divieto di viaggio a Khadimi sollevi diversi punti interrogativi, soprattutto perché molti tunisini non posso recarsi all’estero a causa della direttiva S17, emessa nel 2013 dal ministero dell’Interno per monitorare i movimenti di individui sospettati di affiliazione a "gruppi jihadisti" e che potrebbero tentare di unirsi a gruppi armati in Libia, Iraq e Siria. La denominazione “S17” deriva dalla parola francese “signalisation” (segnalazione) e dal numero della direttiva. La misura in cui le autorità hanno applicato integralmente le misure S17 non è nota. L'unica informazione fornita dal governo al riguardo è che, a gennaio 2018, il ministero dell'Interno aveva impedito a 29.450 persone di recarsi nelle aree di conflitto sulla base delle misure S17 dal 2013. Ben Rajab ha affermato che Khadimi avrebbe “incitato e incoraggiato” i tunisini a unirsi ai focolai di tensione oltreconfine prima di assumere il portafoglio degli affari religiosi. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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