La Russia sta saccheggiando sistematicamente le risorse di oro del Sudan per finanziare la sua campagna militare in Ucraina e limitare l’impatto delle sanzioni occidentali, offrendo in cambio un forte sostegno politico e militare alla leadership sudanese nel reprimere le frequenti proteste pro-democrazia in atto nel Paese. È questo lo schema messo in luce da un reportage pubblicato oggi dalla “Cnn”, che si basa su una serie di interviste con funzionari sudanesi e statunitensi di alto livello e numerosi documenti che dipingono un quadro di collusione sistematica tra Mosca e Khartum, iniziato con il colpo di Stato dell’ottobre 2021 che ha rovesciato il governo civile di transizione e che, secondo le stesse fonti, è stato sostenuto attivamente dal Cremlino.
“Sappiamo da tempo che la Russia sta sfruttando le risorse naturali del Sudan”, ha detto un ex funzionario statunitense a conoscenza della questione. “Al fine di mantenere l’accesso a quelle risorse, la Russia ha incoraggiato il colpo di Stato militare. Mentre il resto del mondo si avvicina alla Russia, (Mosca) ha molto da guadagnare da questo rapporto con i generali del Sudan e dall’aiutare i generali a rimanere al potere”, ha aggiunto l’ex funzionario, precisando che tale aiuto va dalla formazione e dal supporto dell’intelligence al beneficio congiunto delle risorse di oro sottratte al Sudan.
Al centro di questo schema, affermano le fonti alla “Cnn”, c’è Jevgenj Prigozhin, l’oligarca russo alleato chiave del presidente Vladimir Putin, il quale controlla una rete oscura di società che include la compagnia paramilitare Wagner accusato di presunte torture, uccisioni di massa e saccheggi in diversi Paesi dilaniati dalla guerra, tra cui la Siria e la Repubblica Centrafricana (Rca). In Sudan, sostengono le fonti, il veicolo principale di Prigozhin è una società autorizzata dagli Stati Uniti chiamata Meroe Gold – una sussidiaria di M-invest di proprietà di Prigozhin – che estrae oro fornendo armi e addestramento all’esercito e ai paramilitari del Paese, secondo le fatture visualizzate dalla “Cnn”. “Attraverso Meroe Gold, o altre società associate ai dipendenti di Prigozhin, quest’ultimo ha sviluppato una strategia per depredare le risorse economiche dei Paesi africani in cui interviene, come contropartita del suo sostegno ai governi al potere”, ha affermato Denis Korotkov, investigatore del Dossier Center con sede a Londra, che tiene traccia delle attività criminali di varie persone associate al Cremlino. Il centro fu fondato da Mikhail Khodorkovskj, un tempo l’uomo più ricco della Russia, che ora vive in esilio a Londra. La “Cnn”, in collaborazione con il Dossier Center, è in grado di affermare inoltre che almeno un agente Wagner di alto livello, Alexander Sergejevich Kuznetsov, ha supervisionato le operazioni nei principali siti di estrazione, lavorazione e transito dell’oro del Sudan negli ultimi anni.
Kuznetsov – noto anche con i soprannomi “Ratibor” e “Radimir” – ha combattuto nella vicina Libia e ha comandato la prima compagnia di attacco e ricognizione di Wagner nel 2014. Ha ricevuto quattro volte il premio dell’Ordine del coraggio russo ed è stato ritratto insieme a Putin e Dmitri Utkin, il fondatore di Wagner, nel 2017. L’Unione europea ha sanzionato Kuznetsov nel 2021. Il crescente legame tra i governanti militari del Sudan e Mosca ha generato un’intricata rete di contrabbando di oro. Secondo fonti ufficiali sudanesi e dati di volo esaminati dalla “Cnn” in collaborazione con l’account Twitter del tracker di volo Gerjon, lo scorso anno almeno 16 dei voli intercettati da funzionari sudanesi erano operati da un aereo militare proveniente da e verso la città portuale siriana di Latakia, dove la Russia dispone di una grande base aerea.
Le spedizioni di oro seguono anche una rotta via terra verso la Repubblica Centrafricana, dove Wagner sostiene da anni il governo del presidente Faustin-Archange Touadera. La “Cnn” ha contattato il ministero degli Esteri russo, il ministero della Difesa russo e l’organizzazione madre del gruppo di società gestito da Prigozhin per un commento ma non ha ricevuto alcuna risposta. “Stiamo monitorando da vicino questo problema, comprese le attività segnalate di Meroe Gold, il gruppo Wagner sostenuto dal Cremlino e altri attori sanzionati in Sudan, nella regione e in tutto il mondo”, ha dichiarato un portavoce del dipartimento di Stato Usa rispondendo ai risultati dell’inchiesta della “Cnn”. “Sosteniamo il popolo sudanese nella sua ricerca di un Sudan democratico e prospero che rispetti i diritti umani. Continueremo a chiarire le nostre preoccupazioni ai funzionari militari sudanesi per l’influenza maligna di Wagner, Meroe Gold e altri attori”, ha aggiunto. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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