La Germania fornirà all’Ucraina nelle prossime settimane un sistema per la difesa aerea Iris-T, nonché un radar per la localizzazione delle postazioni di artiglieria. È quanto dichiarato dal cancelliere tedesco, Olaf Scholz, nel corso dell’intervento che ha tenuto oggi al Bundestag. Inoltre, il capo del governo federale ha affermato che la Germania sosterrà secondo le proprie “capacità tecniche, la consegna all’ex repubblica sovietica di lanciamissili multipli a media gittata da parte degli Stati Uniti. Secondo Scholz, l’Iris-T prodotto dall’azienda per la difesa tedesca Diehl, è il sistema per la difesa aerea più moderno in dotazione alle Forze armate della Germania (Bundeswehr). Con l’Iris-T, ha quindi evidenziato il cancelliere, “mettiamo l’Ucraina nella posizione di proteggere un’intera grande città dagli attacchi aerei russi”. Scholz ha poi respinto le critiche dell’opposizione, secondo cui la Germania sarebbe fin troppo esitante nella fornitura di aiuti militari a Kiev. Al riguardo, l’esponente del Partito socialdemocratico tedesco (SpD) ha fatto riferimento al sistema per lo scambio circolare di armi pesanti concordato dal suo governo con gli alleati Nato e Ue. Tale meccanismo prevede che questi Paesi inviino all’Ucraina armi pesanti di produzione sovietica, ricevendo in cambio dalla Germania sistemi analoghi di propria fabbricazione. Scholz ha inoltre richiamato all’attenzione dei deputati il fatto che l’Ucraina riceverà 12 obici semoventi PzH 2000, prodotti dai conglomerati per la difesa tedeschi Krauss-Maffei Wegmann (Kmw) e Rheinmetall, di cui sette dalla Germania e cinque dai Paesi Bassi. Intanto, ha proseguito il cancelliere, l’Ucraina ha già ricevuto dalla Germania oltre 15 milioni di munizioni, centinaia di migliaia di bombe a mano e cinquemila mine anticarro, un ingente quantitativo di esplosivi, mitragliatrici, camion e materiali per il contrasto dei droni.
Durante il suo intervento nell’aula del Bundestag, Scholz ha ribadito che il presidente russo Vladimir Putin “non deve vincere” la guerra in Ucraina. Per il capo del governo federale, è “arrogante e fuori luogo” che la Germania discuta su come Kiev dovrebbe reagire all’invasione russa, perché soltanto l’Ucraina “e nessun altro” può assumere decisioni al riguardo. A ogni modo, la Germania sosterrà l’ex repubblica sovietica per tutto il tempo necessario “con tutte le possibilità che abbiamo”, ha continuato Scholz. Al riguardo, il cancelliere ha ricordato la “decisione coraggiosa” del suo governo di rompere con la prassi dei precedenti esecutivi di non inviare armamenti nei teatri di guerra e di crisi. Come infine evidenziato da Scholz, gli aiuti militari della Germania all’Ucraina sono “continui” e rimarranno tali.
Schierati lanciarazzi russi sull’Isola dei serpenti e fregate nel Mar Nero, a rischio la regione di Odessa
Le forze russe hanno schierato i loro sistemi missilistici antiaerei e lanciarazzi multipli sull’Isola dei serpenti e hanno inviato due fregate con missili Kalibr nel Mar Nero, minacciando di attacchi la regione di Odessa. Lo ha riferito questa mattina il comando operativo Sud delle forze armate ucraine sulla propria pagina Facebook. Il comando ha poi notato che attualmente non ci sono segnali di preparazione per l’operazione di sbarco delle truppe russe a Odessa, anche se non si escludono tentativi in tal senso nei pressi della zona della foce del Danubio.
Intanto le forze ucraine impegnate nell’area orientale del Paese a contrastare l’offensiva russa stanno tenendo le loro posizioni e impediscono al nemico di sfondare “il perimetro di difesa”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un’intervista pubblicata dall’emittente televisiva “Newsmax”. “La situazione nell’area orientale dell’Ucraina è molto difficile. Ogni giorno contiamo tra i 60 ed i 100 soldati uccisi e qualcosa come 500 feriti in combattimento”, ha ammesso Zelensky. Secondo il presidente, le forze ucraine nella parte orientale del Paese “detengono il perimetro di difesa”, mentre nella regione di Kharkiv “stanno contrattaccando e facendo pressione” sul nemico. Zelensky ha anche affermato che l’Ucraina non intende cedere i suoi territori, ma non esclude di poter discutere le criticità ad essi associate. “Tali consultazioni sono necessarie per iniziare a risolvere queste difficoltà attraverso i canali diplomatici”, ha dichiarato Zelensky.
Forze russe concentrano gli sforzi nelle regioni di Luhansk e Donetsk
Le forze russe stanno concentrando gli sforzi nella regione di Luhansk, bombardando le posizioni dell’esercito ucraino lungo la linea di contatto. Secondo quanto riferito questa mattina dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine, l’esercito russo sta effettuando bombardamenti con mortai, pezzi d’artiglieria e lanciarazzi multipli. A Severodonetsk, inoltre, le truppe russe hanno effettuato operazioni di assalto nei distretti settentrionale, meridionale e orientale della città. Le truppe russe, con il supporto degli elicotteri Ka-52 Alligator, stanno avanzando in direzione dei centri abitati Lyman-Stariy Caravan, nella regione di Donetsk. In direzione di Bakhmut l’esercito russo cerca di respingere le forze ucraine nei distretti di Belogorovka e Vrubivka, e ha impiegato velivoli d’assalto negli insediamenti di Komyshuvakha, Berestov e Nirkove. Nelle ultime 24 ore, nove attacchi delle forze russe sono stati respinti nelle direzioni di Donetsk e Luhansk, mentre sono stati distrutti due carri armati, tredici sistemi di artiglieria, otto veicoli corazzati da combattimento e sei veicoli nemici.
Biden conferma invio di lanciarazzi multipli
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha confermato tramite un editoriale sul quotidiano “New York Times” l’invio di sistemi lanciarazzi multipli alle forze armate ucraine impegnate in combattimento contro la Russia, pur precisando che gli Usa non forniranno razzi dalla portata sufficiente a colpire obiettivi densamente popolati in territorio russo. “Ci siamo mossi tempestivamente per inviare all’Ucraina una quantità significativa di sistemi d’arma e munizioni, e consentirle così di combattere e presentarsi al tavolo dei negoziati (con la Russia) nella posizione più forte possibile”, ha scritto il presidente. “Per questa ragione, abbiamo deciso di fornire agli ucraini sistemi lanciarazzi e munizioni che consentiranno loro di colpire con maggior precisione obiettivi chiave sul campo di battaglia in Ucraina”. Secondo fonti della Casa Bianca citate dalla stampa Usa, i sistemi lanciarazzi multipli High Mobility Artillery Rocket Systems (Himars) saranno parte di un pacchetto di forniture militari del valore di 700 milioni di dollari, e saranno dotati di razzi in grado di estendere la capacità di ingaggio delle forze ucraine a circa 100 chilometri, eguagliando così i sistemi d’artiglieria in dotazione alla Russia. Dall’editoriale del presidente Biden emerge comunque il riconoscimento di uno stallo che difficilmente potrà culminare in una vera e propria disfatta delle forze russe sul campo. Biden ha ribadito nell’editoriale che gli Stati Uniti non vogliono una ulteriore escalation del conflitto, e non puntano a un cambio di regime in Russia. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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