L’attacco missilistico russo al centro commerciale di Kremenchuk è uno degli atti terroristici più efferati della storia d’Europa. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel consueto videomessaggio pubblicato nella notte sui suoi profili. “Questo è un attacco russo calcolato, in un centro commerciale con donne, bambini, civili comuni. Prima che fosse annunciata l’allerta aerea, c’erano circa un migliaio di persone lì. Fortunatamente, per quanto ne sappiamo finora, molta gente è riuscita a uscire. Ma c’erano ancora persone dentro: lavoratori, alcuni visitatori”, ha affermato Zelensky. Secondo il capo di Stato, al momento non è possibile determinare il numero esatto delle vittime, poiché le operazioni di soccorso sono in corso. “Dobbiamo essere consapevoli che le perdite possono essere significative”, ha avvertito Zelensky. Il presidente ha poi espresso le condoglianze ai familiari e ai conoscenti delle vittime nel centro commerciale e ha anche invitato i concittadini a recarsi nei rifugi quando sentono il suono delle sirene aeree.
Intanto, il bilancio delle vittime dell’attacco missilistico russo al centro commerciale Amstor di Kremenchuk, nella regione di Poltava, è salito a 18 vittime, stando a quanto affermato questa mattina dal governatore regionale di Poltava, Dymtro Lunin, sul proprio canale Telegram. Il precedente bollettino stimava 15 morti e 59 feriti, molti dei quali ricoverati in ospedale. “Sincere condoglianze a parenti e amici. I soccorritori continuano a lavorare”, ha aggiunto Lunin. Ieri due missili russi sono stati lanciati su Kremenchuk, uno dei quali ha colpito il centro commerciale e di intrattenimento Amstor.
In un comunicato, i capi di Stato e di governo degli Stati parte del G7 hanno condannato “solennemente l’abominevole attacco” missilistico russo contro il centro commerciale di Kremenchuk. I leader del gruppo, riuniti al vertice di Elmau in Baviera, aggiungono di unirsi all’ex repubblica sovietica nel “lutto per le vittime innocenti di questo attacco brutale”, definito “un crimine di guerra” in quanto ha colpito dei civili in maniera indiscriminata. Il presidente russo, Vladimir Putin, e i gli autori del bombardamento saranno ritenuti “responsabili”. I capi di Stato e di governo ricordano poi di aver sottolineato il loro “incrollabile sostegno” all’Ucraina di fronte all’aggressione russa, “una guerra ingiustificabile” decisa da Mosca e che “infuria da 124 giorni”. Il G7 continuerà a fornire all’Ucraina sostegno finanziario, umanitario e militare “per tutto il tempo che sarà necessario”. I capi di Stato e di governo del G7 concludono: “Non ci fermeremo finché la Russia non avrà posto fine alla sua crudele e insensata guerra contro l’Ucraina”. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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