Nascita, infanzia e gioventù
Dulce Lopes Pontes nacque il 26 maggio 1914 a São Salvador de Bahia (Brasile), battezzata con il nome di Maria Rita, seconda dei cinque figli di Augusto e Dulce Maria de Souza Brito Lópes Pontes. Orfana di madre a sei anni, aveva circa 16 anni quando cominciò a manifestare la qualità che l’avrebbe contraddistinta per tutta la vita: la carità. Nella cantina di casa accoglieva bambini, adulti e anziani poveri e li accudiva: dalla famiglia e dai vicini otteneva cibo, indumenti, medicine e qualche spicciolo che destinava loro, per alleviarne le sofferenze.
Mentre frequentava la scuola magistrale a São Salvador de Bahia, entrò nel Terz’Ordine Francescano. Successivamente ebbe modo di conoscere la Superiora Provinciale delle Missionarie dell’Immacolata Concezione. Appena conseguì il diploma, l’8 febbraio 1933, entrò in questa Congregazione facente parte della grande famiglia francescana. Il 15 agosto del 1934 pronunciò i voti religiosi e prese il nome di Dulce, in memoria della mamma.
Le opere
Nel 1935 fondò il primo movimento cristiano operaio di São Salvador: Unione Operaia S. Francesco; nel 1937 fondò il Circolo Operaio della Bahia; nel 1939 inaugurò il Collegio S. Antonio, scuola pubblica per operai e figli di operai, nel quartiere Massaranduba, in São Salvador. Nello stesso anno la beata cominciò ad accogliere i malati in edifici abbandonati della città; nel 1949, con il permesso della Superiora, poté ospitare settanta malati in un ricovero ricavato dal pollaio adiacente la casa della sua congregazione. Nel 1960 fu inaugurato l’Ospizio Sociale Suor Dulce, con uno Statuto che riguardava tutte le sue fondazioni e ne sottolineava il carattere unicamente cristiano e umanitario.Nel luglio del 1979 il cardinale arcivescovo Avelar Brandão Vilela, invitò a São Salvador Santa Teresa di Calcutta per aprire una casa in Alagados. Suor Dulce colse l’occasione per incontrarla. Esattamente un anno dopo ci fu un altro importante incontro, quello con San Giovanni Paolo II.
L’8 febbraio del 1983 veniva inaugurato il nuovo ospedale Sant’Antonio, che fu considerato dai bahiani un altro “miracolo di Suor Dulce”.
Gli ultimi anni
Gli ultimi mesi della vita della beata furono caratterizzati dalla malattia. Peggiorò nel novembre 1990. Nell’ottobre del 1991 San Giovanni Paolo II si recò a São Salvador e volle recarsi alle Opere per visitare Suor Dulce. Il Card. Lucas Moriera Neves raccontò che il Santo Padre disse più volte: “questa è la sofferenza dell’innocente. Eguale a quella di Gesù”. Affrontò tutta la sua sofferenza abbandonata nelle braccia del Signore.
Tutto l’Apostolato della beata risplende fra quei cristiani che hanno fatto della carità a Dio e al prossimo il tutto della loro vita. La sua carità fu materna, tenera. La sua dedizione ai poveri aveva una radice soprannaturale e dall’Alto ella trasse energie e risorse per mettere in moto un’attività stupefacente di servizio agli ultimi. Lungi da qualsiasi orizzontalismo, da vera anima francescana si fece povera con i poveri per amore del sommamente Povero. Senza fomentare contrapposizioni di classi, ricordò ai ricchi l’esigenza evangelica di spezzare il pane con l’affamato. La sua vita fu confessione del primato di Dio e della grandezza dell’uomo figlio di Dio, anche dove la divina immagine sembra oscurata, degradata e umiliata.
Il 13 marzo 1992, la beata Dulce, si spense a São Salvador de Bahia.
Da tutto il Brasile è stata, ed è tuttora definita, la “Madre dei Poveri” e l’“Angelo buono della Bahia”.
"ITER" DELLA CAUSA
- a) In vista della beatificazione
L’Inchiesta diocesana si è svolta in São Salvador de Bahia dal 17 gennaio 2000 al 1° giugno 2001. La validità giuridica dell’Inchiesta diocesana è stata data il 7 novembre 2001. Redatta la Positio, il Congresso dei Consultori Teologi si tenne il 15 aprile 2008, mentre la Sessione ordinaria dei Cardinali e Vescovi si è svolta il 20 gennaio 2009. Il 3 aprile 2009 Papa Benedetto XVI autorizzò la promulgazione del decreto sulla eroicità delle virtù.
Il 12 gennaio 2001 avvenne un asserito miracolo a Itabaiana nello Stato di Sergipe in Brasile per intercessione di Suor Dulce Lopes Pontes.
La Consulta Medica del Dicastero nella seduta del 7 maggio 2009 ha riconosciuto che la guarigione fu rapida, completa e duratura, inspiegabile alla luce delle attuali conoscenze mediche. Il Congresso dei Consultori Teologi e la Sessione ordinaria dei Padri Cardinali e Vescovi riconobbero che tale guarigione era avvenuta per intercessione di Suor Dulce Lopes Pontes.
Il 10 dicembre 2010 venne promulgato il decreto sul miracolo per volontà di Papa Benedetto XVI. Il 22 maggio 2011 si svolse il rito della Beatificazione.
- b) In vista della canonizzazione
Venne presentato alla Congregazione delle Cause dei Santi un fatto scientificamente inspiegabile, avvenuto il 10 dicembre 2014. Si trattava della guarigione da “cecità occhio destro da atrofia ottica per glaucoma terminale”.
La validità giuridica di tale processo fu riconosciuta con decreto della Congregazione delle Cause dei Santi il 3 novembre 2017.
Il 10 gennaio 2019 la Consulta Medica ha riconosciuto l’inspiegabilità del caso. Il giorno 21 marzo dello stesso anno si è riunito il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi per discutere gli aspetti teologici del presunto miracolo. All’unanimità è stato espresso parere affermativo, ravvisando così nell’evento in esame un miracolo operato da Dio per intercessione della beata Dulce Lopes Pontes.I Padri Cardinali e Vescovi, nella Sessione Ordinaria del successivo 7 maggio, hanno giudicato il caso in esame un vero miracolo attribuito all’intercessione della beata Il Santo Padre Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto sul miracolo.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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