Le forze armate russe hanno rinvenuto 152 cadaveri di combattenti dell'esercito ucraino imbottiti di esplosivo in un furgone nei sotterranei dell'acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, in un briefing con la stampa. "Durante un'ispezione a Mariupol delle strutture sotterranee dell'impianto metallurgico Azovstal, dove si nascondevano i nazisti della formazione ucraina Azov arresasi, i militari russi hanno scoperto un furgone isotermico con 152 corpi di militanti e militari delle forze armate ucraine ivi immagazzinati", ha affermato Konashenkov. A suo dire, i genieri russi hanno trovato quattro mine poste sotto i cadaveri di altrettanti militari ucraini morti, con la massa totale dell'esplosivo che era sufficiente per distruggere i resti di tutti i corpi rimasti nel furgone. Konashenkov ha aggiunto che, sulla base dei risultati degli interrogatori dei militanti del reggimento Azov catturati, è stato stabilito che i cadaveri sono stati riempiti di ordigni "su ordine diretto di Kiev". La provocazione era stata ideata al fine di accusare la Russia di "distruggere deliberatamente i resti dei corpi e di impedire la loro rimozione per il trasferimento ai parenti al fine di salvare la reputazione politica del regime di Kiev", ha sostenuto Konashenkov durante il briefing. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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