Il capo della National Oil Corporation (Noc), Mustafa Sanallah, ha chiesto di adottare tutte le misure legali per perseguire coloro che sono coinvolti nel contrabbando di petrolio e hanno consentito alle petroliere di entrare nei porti del Paese e di effettuare dei carichi illegalmente. Lo ha riferito il quotidiano "Ean Libya", citando una comunicazione urgente indirizzata alla Procura della Repubblica, nella quale Sanallah ha sottolineato che le chiusure dei porti di Zueitina e Brega incidono negativamente sugli impianti di produzione di energia elettrica per la carenza di carburante che alimenta le centrali. Secondo la missiva, le petroliere avrebbero caricato petrolio dal porto principale di Bengasi, con un carico stimato di 15 milioni di litri.
(Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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