“Quello che si può e si deve fare è cercare la pace, fare in modo che i due smettano di sparare e comincino a parlare. L’ultima volta che ho telefonato a Putin gli ho detto che lo chiamavo per parlare di pace. Lui mi ha risposto che non era il momento. Lo stesso ha risposto sul cessate il fuoco e su un dialogo diretto tra lui e Zelensky”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in visita alla scuola secondaria inferiore “Dante Alighieri” di Sommacampagna (Verona). “Poi ho avuto più fortuna nei giorni scorsi in vista negli Usa. Ho chiesto a Biden di parlare lui con Putin e il giorno dopo i ministri della difesa si sono parlati”, ha aggiunto Draghi.
Durante la sua visita, il premier ha anche rimarcato come “chi attacca usando la violenza ha sempre torto. È una differenza che bisogna tenere in mente”. Secondo Draghi, sarebbe “come quando un bambino più grande picchia uno più piccolo. Ora il piccolino è stato aiutato, è sempre più grande e si difende, è stato aiutato da tutti gli amici. Combatte e si difende per la libertà”, ha aggiunto Draghi. (Fonte Agenzia Nova)
...e ancora :
“Dobbiamo vedere i cittadini russi anche come cittadini del mondo. E’ la frase di una lettera che ho ricevuto in questi giorni e che condivido. Non sono colpevoli per quello che fa il loro governo. Dobbiamo considerali come noi, non sono loro i nemici”. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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