Se le elezioni presidenziali in Brasile si svolgessero oggi, l’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva del Partito dei Lavoratori (Pt) otterrebbe il 46 per cento delle preferenze, contro il 32 per cento dell’attuale presidente, Jair Bolsonaro. E’ questo il risultato del sondaggio commissionato dalla banca di investimenti Btg all’Istituto di ricerca Fsb, svolto tra il 27 e il 29 maggio su un campione di duemila intervistati. Lo stesso sondaggio effettuato ad aprile mostrava Lula al 41 per cento e Bolsonaro al 32.
Al terzo posto si classificherebbe il candidato del Partito democratico laburista (Pdt), Ciro Gomes, con il 9 per cento delle preferenze, seguito dalla senatrice Simone Tebet del Movimento della democrazia brasiliana (Mdb) al 2 per cento, e dal candidato del partito Avante, Andre Janones, con l’1 per cento. Nessuna preferenza è stata registrata per i candidati Leonardo Pericles di Unità popolare (Up), Luciano Bivar di Unione Brasile, Sofia Manzano del Partito comunista brasiliano (Pcb), Vera Lucia del Partito socialist dei lavoratori unificato (Pstu), José Maria Eymael della Democrazia Cristiana (Dc) e Luiz Felipe D’ávila del Partito nuovo (Novo).
In una simulazione di secondo turno tra i principali candidati, Lula da Silva raccoglierebbe il 54 per cento delle preferenze contro il 35 di Bolsonaro. In un confronto diretto tra Bolsonaro e Ciro Gomes, quest’ultimo raccoglierebbe il 47 per cento delle preferenze contro il 36 del capo dello stato in carica. In ultimo in un ipotetico confronto tra Lula da Silva e Ciro Gomes, l’ex presidente raccoglierebbe il 49 per cento delle preferenze contro il 26 dell’ex governatore del Cearà.
Il Brasile si recherà al voto il 2 ottobre per eleggere il presidente e il vicepresidente, i 513 seggi della Camera dei deputati e 27 degli 81 scranni del Senato. In caso nessuno degli aspiranti presidenti ottenga il 50 per cento dei voti più uno, si ricorrerà a un ballottaggio tra i due candidati più votati, il 30 ottobre. Il diritto di voto è concesso ai cittadini che abbiano compiuto 16 anni ed è obbligatorio tra i 18 e i 70 anni. Le stime fornite dalle autorità elettorali parlano di un bacino di 148 milioni di elettori. I brasiliani all’estero potranno votare solo per il presidente. Le urne si apriranno inoltre per l’elezione di governatore e vicegovernatore dei 26 Stati e del Distretto federale di Brasilia, con l’eventuale ricorso al ballottaggio nelle stesse modalità e calendario della corsa alla presidenza. Verranno rinovate infine anche le rispettive assemblee legislative statali. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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