Mariupol, la città ucraine sulle coste del Mar d’Azov, è diventata un “campo di concentramento russo in mezzo alle rovine”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky nel suo videomessaggio trasmesso nella notte durante il quale ha ricordato come la città portuale prima dell’invasione russa “era una delle più sviluppate della regione” mentre ora è stata “distrutta” dalle forze di Mosca. “Quello che gli occupanti stanno facendo a Mariupol differisce di poco rispetto a quanto fecero i nazisti nei territori occupati dell’Europa orientale”, ha proseguito il capo dello Stato ucraino. Nel Donbass, l’area sud orientale dell’Ucraina, “gli occupanti stanno facendo di tutto per distruggere qualsiasi forma di vita nella zona” con i loro bombardamenti e i costanti attacchi aerei. “La difesa della nostra terra, la protezione del nostro popolo è letteralmente una lotta per la vita”, ha aggiunto Zelensky. Si sta lottando “per Lysychansk, Severodonetsk, Popasna, Kramatorsk, Slovyansk, Marinka e per tutte le altre città e comunità del Donbass, che le truppe russe vogliono trasformare in rovine. In questa guerra si decide tutto”, ha concluso il presidente ucraino.
Intelligence ucraina: resistenza può impedire costituzione di “repubblica popolare” a Kherson
La resistenza ucraina a Kherson potrebbe minare i piani del Cremlino di costituire una “repubblica popolare”. È quanto affermato da Vadim Skibitsky, portavoce dell’intelligence ucraina, secondo cui, tuttavia, il presidente russo Vladimir Putin farà di tutto per tenere un “referendum” nella regione di Kherson. “Questa sarà presentata come una delle vittorie delle forze di occupazione russe sul territorio dell’Ucraina. I prossimi passi potrebbero essere Zaporizhzhia e nella regione di Odessa. Questa è la strategia di Putin, che sta cercando di formare sul nostro territorio degli stati indipendenti come nell’ex Unione sovietica”, ha detto Skibitsky. Allo stesso tempo, secondo il portavoce, la resistenza dei cittadini ucraini nei territori temporaneamente occupati possono danneggiare i tentativi di tenere il “referendum” e tutti i piani per la creazione della cosiddetta “repubblica popolare di Kherson”.
Aiea: otto specialisti russi nella centrale nucleare di Zaporizhzhia
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