È interessante seguire tutte le analisi della congiuntura brasiliana fatte da esperti in materia. Interessante anche seguire i sondaggi elettorali, anche se così spesso sembrano torturare i numeri per convincerci che un certo candidato è in vantaggio o quando un semplice 1% sembra già dimostrare un possibile cambiamento nel gioco elettorale.
Tuttavia, le persone hanno la propria analisi della congiuntura. Un grande pedagogo popolare degli anni '80, Cláudio Perani, gesuita che ha fondato CEAS a Bahia e poi SARES in Amazzonia, diceva già: “Le persone sono pragmatiche e hanno una propria analisi della situazione, basata sui loro bisogni concreti.”.
È utile ricordare per chi ha tanta paura delle fake news, il potere dei media oligarchici, i recinti ecclesiastici di pastori e sacerdoti, la violenza dei miliziani, le strategie dei militari, le trappole della classe dirigente, i soldi dei banchieri, il bilancio segreto dei deputati, le insidie della magistratura, che nessuno di loro ha vinto le ultime elezioni, nemmeno tutti insieme. Affinché Lula non fosse il vincitore, era necessario rimuoverlo dal processo elettorale. Anche in carcere sarebbe stato eletto. Sì, ha perso un essere umano della più grande dignità come Fernando Haddad, ma questa è già una questione interna per un partito che non sa rinnovare la sua leadership.
Lo scenario nazionale è cambiato. Non rimangono nemmeno le ceneri della Repubblica di Curitiba, né il moralismo farisaico dei media mainstream e le persone hanno una propria interpretazione della realtà. La disoccupazione, la fame, il prezzo del gas, della benzina, della carne, del riso, dei fagioli, la cattiva salute, l'istruzione rubata, l'ambiente distrutto, sono ciò che racconta alla gente la realtà della vita.
Tutti i fattori perniciosi citati non possono essere ignorati in un Paese violento come questo, compresi omicidi e colpi di stato militari, tuttavia non si può ignorare nemmeno la saggezza popolare, a maggior ragione dopo questi quattro anni infernali vissuti dal popolo brasiliano.
Se qualcuno vuole davvero contribuire a questo processo elettorale, parli alla gente, collabori alla riflessione, alla comprensione della realtà a volte oscura e oscurata. Come diceva Paulo Freire, “le persone hanno i loro modi di sopravvivere”.
Bestia è colui che pensa che le persone siano bestie.
Testo di Roberto Malvezzi
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Muito grato, Marianna, pela tradução e publicação. Roberto.
Scritto da: Roberto Malvezzi | 21/04/22 a 15:18
Grazie a te, Roberto. I tuoi articoli meritano di essere letti da un pubblico anche fuori dal Brasile.Ecco perché io ho piacere di tradurli.
Marianna
Scritto da: marianna micheluzzi | 21/04/22 a 21:02