Le truppe russe sono entrate nella notte nella città di Kharkiv, la seconda del Paese per popolazione, capoluogo della omonima regione. Le autorità locali questa mattina hanno invitato la popolazione a restare a riparo nei rifugi o nelle loro abitazioni. A Kiev è stata una “notte dura” come spiegato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky apparso in un video in cui accusa le truppe russe di avere sparato contro diverse abitazioni civili della capitale.
A Kiev in ogni caso la situazione sarebbe “completamente sotto il controllo dall’Esercito ucraino” ha riferito Mykola Povoroznyk, il vicesindaco di Kiev, secondo cui “la situazione è serena”. Nella notte ci sono stati diversi scontri notturni con gruppi di sabotaggio, ha affermato ancora il vice sindaco della capitale dove resta in vigore il coprifuoco che terminerà alle ore 8 del mattino di lunedì 28 febbraio. In questo momento è vietata la circolazione con i propri mezzi, a eccezione di quelli muniti di permessi speciali.
A Mykolaiv, città del sud del Paese tra Odessa e Kherson, le autorità locali hanno confermato di avere il controllo del territorio. Il sindaco di Mykolaiv, Alexander Senkevich, ha reso noto che non sono mancati gli scontri questa notte in città mentre sono apparsi diversi video sui social media, non ancora verificati, in cui si evidenziano danni a vari edifici residenziali e nelle strade del centro cittadino causati dai combattimenti avvenuti nel corso della notte.
Sul piano negoziale, la Russia ha fatto sapere di essere pronta a trattare con Kiev. Il Cremlino ha reso noto che una delegazione russa è arrivata a Gomel, in Bielorussia, per i negoziati con l’Ucraina. La delegazione è composta da rappresentanti del ministero degli Esteri, del ministero della Difesa e di altre agenzie oltre che dell’amministrazione presidenziale. Da parte sua Zelensky ha risposto che l’Ucraina rimane aperta a colloqui in altre capitali che non stanno mostrando un approccio aggressivo nei confronti del suo Paese. Tra queste Varsavia, Budapest e Istanbul, che possono essere i luoghi più adatti per tenere dei colloqui ma non Minsk, la capitale della Bielorussia. Zelensky ha aggiunto che i negoziati a Minsk “sarebbero stati possibili” se la Russia non avesse attaccato l’Ucraina proprio dal territorio bielorusso, come denunciato dalle autorità di Kiev. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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