Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha confermato che una delegazione di Kiev incontrerà una controparte russa in Bielorussia per tentare di trovare una soluzione diplomatica al conflitto in corso nel Paese. In una nota rilasciata dalla presidenza ucraina, Zelensky ha affermato che le due delegazioni si incontreranno “senza precondizioni” vicino al fiume Pripyat. Questo sviluppo potenzialmente positivo è giunto dopo una conversazione telefonica fra il leader bielorusso, Aleksandr Lukashenko, e lo stesso Zelensky. “Aleksandr Lukashenko si è assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante la missione, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina”, si legge nella nota.
Cremlino: “Delegazione russa arrivata in Bielorussia per negoziati
Le Russia è pronta per avviare in negoziati con l’Ucraina a Gomel. E’ quanto ha detto il portavoce del Cremlino, Dimitrj Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa “Tass”. “Conformemente all’accordo raggiunto, una delegazione russa composta da rappresentanti del ministero degli Affari esteri, del ministero della Difesa e di altri dipartimenti, compresa l’amministrazione presidenziale, è arrivata in Bielorussia per negoziati con gli ucraini”, ha affermato. “Saremo pronti per avviare questi negoziati a Gomel”, ha detto Peskov secondo cui la parte russa è completamente preparata per i negoziati a Gomel, “in attesa degli ucraini”, ha detto Peskov. Il leader bielorusso Aleksandr Lukashenko ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin di non richiamare la delegazione russa dopo che l’Ucraina ha accettato di partecipare ai colloqui, ha detto Peskov.
La situazione a Kiev
Le forze armate ucraine non sembrano voler cedere terreno all’offensiva russa su Kiev. La capitale del Paese è oggetto di attacchi nelle sue aree nord e sud occidentali ma per il momento non si registrano successi degni di nota da parte dei militari russi. Per quanto concerne il fronte nord, fonti di Kiev riferiscono che nei pressi dell’aeroporto di Hostomel le forze ucraine hanno annientato un’intera colonna russa, prendendo il controllo di alcuni dei 56 carri armati in possesso del nemico. Nel corso di questi scontri, inoltre, sarebbe stato ucciso il generale russo Magomed Tushajev, comandante del 141mo reggimento della guardia cecena russa. Nello stesso quadrante si combatte senza sosta da due giorni. Fonti ucraine hanno diramato l’informazione che un ponte nella zona di Bucha, un sobborgo a nord ovest di Kiev, è stato fatto saltare per rallentare l’avanzata delle truppe di Mosca. Proprio a Bucha, la notte scorsa, un proiettile di artiglieria russo ha colpito un palazzo residenziale. Secondo il Centro per le comunicazioni strategiche e le informazioni di sicurezza ucraino, nell’attacco contro quest’area sono stati utilizzati anche missili anticarro e lanciarazzi multipli Mlrs.
Per quanto concerne il fronte sud occidentale, invece, continua l’opera ucraina di rimessa in manutenzione di un deposito di idrocarburi colpito a Vasylkiv, il sobborgo sud occidentale di Kiev dove è presente anche una base aerea militare. Meno informazioni, invece, sono reperibili in merito a quanto sta accadendo nel centro di Kiev, da ieri alle 17 (le 16 in Italia) soggetta a un coprifuoco che si concluderà, salvo novità dalle autorità, domattina alle 8 (le 7 in Italia). E’ certo, tuttavia, che si è deciso di tagliare la corrente alla stazione centrale per la presenza di “pesanti bombardamenti vicino alla struttura”, non lontana dall’aeroporto Zhuliany.
Per quanto concerne il resto del Paese, l’irruzione delle forze armate russe a Kharkiv – la notizia più importante giunta dai vari teatri di scontri in corso nel Paese – è stata confermata da fonti ucraine. Sono almeno 400 i militari russi che sono riusciti a entrare questa mattina a Kharkiv, seconda città dell’Ucraina, e anche in questo caso le forze russe hanno colpito un deposito di gas, uno sviluppo che ha obbligato le autorità locali a raccomandare a tutti di stare lontani dalle finestre delle loro abitazioni per evitare di respirare le esalazioni tossiche rilasciate dall’incendio. Successivamente l’invito a restare al riparo è stato ribadito per evitare di restare coinvolti negli scontri in corso in città. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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