La Francia non può mantenere una presenza militare in Mali a tutti i costi. Lo ha detto la ministra della Difesa francese, Florence Parly, all’emittente radiofonica “France Inter”. "Quello che vogliamo è poter continuare la lotta al terrorismo perché questo la lotta non è finita", ha precisato Parly sottolineando che "il terrorismo sta conquistando anche gli Stati di confine" del Mali. Tuttavia, visti i problemi con la giunta militare al potere in seguito al colpo di stato avvenuto lo scorso 25 maggio, la ministra ha ribadito la necessità di “valutare le condizioni del nostro intervento, siano esse militari, economiche o politiche, perché sono diventate sempre più difficili". "Oggi il Mali è governato da una giunta, che è il risultato di un doppio colpo di stato la cui legittimità è quindi discutibile”, ha detto Parly, secondo cui questi militari stanno “chiaramente cercando di mantenere il potere il più a lungo possibile". “Siamo intervenuti solo perché ce lo ha chiesto uno Stato sovrano", ha detto Parly, "non siamo come il gruppo Wagner", i paramilitari russi presenti sul suolo maliano. "Non siamo mercenari, non siamo pagati”, ha aggiunto la ministra. (Fonte Agenzia Nova)
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