L'educazione delle giovani generazioni sull'Olocausto, specialmente ora che i superstiti stanno scomparendo, è il migliore strumento contro l'intolleranza e per garantire che il messaggio di 'Mai più' si riverberi nelle generazioni future. Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Unione europea per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, in occasione della Giornata della memoria delle vittime dell'Olocausto. Borrell ha ricordato le parole del sopravvissuto all'Olocausto e vincitore del Premio Nobel per la Pace, Elie Wiesel: "Dimenticare non sarebbe solo pericoloso ma offensivo; dimenticare i morti sarebbe come ucciderli una seconda volta". Borrell ha spiegato che "l'Ue commemora i sei milioni di ebrei e i membri di altri gruppi presi di mira che furono brutalmente e sistematicamente assassinati durante la Shoah: la più grande tragedia della storia umana". Secondo l'Alto rappresentante "nessuno dovrebbe mai dimenticare le atrocità perpetrate dai nazisti" e "le vittime non dovrebbero mai essere dimenticate". Per questo, "ogni Stato del mondo dovrebbe onorare tutte le vittime dell'Olocausto, condannare la negazione e la distorsione dell'Olocausto e sviluppare programmi educativi per aiutare a prevenire il ripetersi di genocidi", ha proseguito Borrell. (Fonte agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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