Il miglior criterio per valutare l'attuale governo, che comprende tutte le persone coinvolte nel golpe del 2015, è la fame. Ci sono più di 100 milioni di brasiliani nell'insicurezza alimentare e 19 milioni nella miseria assoluta. Seppellendo il Programma da 1 milione di cisterne (P1MC), l'attuale governo ha anche resuscitato il quartier generale.
Possiamo mettere insieme i fratelli siamesi della fame, come l'invasione dei territori ancestrali, la disoccupazione, il rovesciamento della legislazione sul lavoro che toglie le garanzie minime al lavoratore, la deindustrializzazione, forse qualche contributo della pandemia, anche se è mondiale. Ma solo qui la disoccupazione e la fame sono avanzate in numero così elevato. La distruzione del patrimonio naturale del Paese fa parte di questo rosario.
La fame non priva i detentori del potere del loro sonno. La famosa frase è stata attribuita a Josué de Castro: “la metà dell'umanità non mangia; e l'altra metà non dorme , per paura di chi non mangia””.
Millôr Fernandes ha trasformato la frase di Josué: “la metà ha fame, l'altra metà è a dieta”. Ammettiamolo, Millôr aveva ragione.
Sono tornati i mendicanti, gli operai del faro, la gente di strada cresce, gente che rubava cibo, gente che litigava per le ossa nelle discariche o sveniva per la fame. Chiunque abbia speso la sua vita nella lotta per vincere la fame, la sete e la miseria, e letteralmente la lotta per un bicchiere di acqua pulita e un buon piatto di cibo, sente evidentemente ogni giorno l'amarezza della sconfitta.
A questo punto della storia, siamo stati sconfitti. Ma la vera sconfitta è per gli affamati.
Gesù ha detto benedetto perché “ho avuto fame e mi avete dato da mangiare” (Mt 25,35). E maledetto perché «ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare» (Mt 25,42). Pertanto, questo è il criterio ultimo per il giudizio religioso-etico-politico di un governo. C'è una dimensione sociopolitica in queste frasi, non solo individuale.
Questo è il Vangelo della fame.
Grato, Marianna
Scritto da: Roberto Malvezzi | 15/12/21 a 20:48
Grazie a Te, Roberto, per i tuoi articoli sempre molto interessanti.
Un abbraccio, Marianna.
Scritto da: Marianna Micheluzzi | 15/12/21 a 20:58