Il primo ministro etiope Abiy Ahmed è momentaneamente tornato in carica dopo il completamento della prima fase della cosiddetta "Operazione per l'unità nazionale nella diversità", che ha portato alla riconquista da parte federale di diversi centri strategici nella regione di Amhara - da ultime le città di Dessie e Kombolcha - precedentemente sotto il controllo dei tigrini. In una dichiarazione diffusa dal suo ufficio, il primo ministro ha affermato che la lotta continuerà "fino a quando il nemico non sarà in rovina" e si arrenderà alle forze governative. “Dobbiamo spingere il nemico disperso ad arrendersi. Dobbiamo proteggere il nostro ambiente con cautela più che mai. Le ricerche e le sorveglianze devono essere rafforzate", ha detto Ahmed in un discorso dai toni fortemente retorici. “L'Etiopia è salvaguardata dai suoi valorosi figli. L'Etiopia potrebbe essere messa alla prova. Ma era impossibile sconfiggere l'Etiopia. L'Etiopia non sarà sconfitta né oggi né domani. Il nome Etiopia è sempre associato alla vittoria”, ha aggiunto, sottolineando infine la necessità di ricostruire ciò che è danneggiato dal nemico, assistere gli sfollati e accelerare le attività di buon governo. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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