I governi di Egitto e Sudan hanno concordato di coordinare gli sforzi dei due Paesi a livello regionale e internazionale per spingere l'Etiopia a "negoziare seriamente, in buona fede e con una reale volontà politica", per raggiungere un accordo "completo, giusto e legalmente vincolante" sul riempimento ed il funzionamento della Grande diga della Rinascita etiope (Gerd). Lo rende noto un comunicato congiunto, diffuso dopo un incontro tenuto a Khartum tra i ministri egiziani degli Affari esteri e dell'Irrigazione, rispettivamente Sameh Shoukry e Mohamed Abdel-Aty, e i loro omologhi sudanesi, rispettivamente Maryam Al Sadiq Al Mahdi e Yasser Abbas, con la partecipazione di esperti tecnici e legali di entrambi i Paesi. Le due parti hanno convenuto che "ci sono gravi rischi e terribili conseguenze derivanti dal riempimento unilaterale della Gerd, dopo che i negoziati sponsorizzati dall'Unione africana sono giunti a un punto morto a causa dell''intransigenza' etiope". I due Paesi hanno inoltre concordato sulla "necessità di un coordinamento per agire insieme per proteggere la sicurezza, la pace e la stabilità nella regione e nel continente africano, invitando la comunità internazionale a svolgere anche un ruolo per scongiurare i rischi legati al continuo perseguimento dell'Etiopia della sua politica di imporre un fatto compiuto ai Paesi a valle, senza un accordo giuridicamente vincolante". I colloqui hanno riguardato anche le relazioni bilaterali tra i due Paesi. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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