Si tiene oggi a Matera la riunione ministeriale Esteri e Sviluppo del G20, uno degli appuntamenti più importanti della presidenza italiana di turno del gruppo in vista del vertice dei capi di Stato e di governo che avrà invece luogo a Roma nel prossimo ottobre. I capi delle diplomazie delle venti maggiori economie mondiali sono stati accolti già a partire da ieri sera al Castello Svevo di Bari dal ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio.
Ci saranno, tra gli altri, il segretario di Stato Usa Antony Blinken, il ministro degli Esteri della Cina Wang Yi, il russo Sergej Lavrov, l’Alto commissario della politica estera e di sicurezza Josep Borrell. Si tratterà di un’importante occasione di confronto, che giunge dopo il tour europeo del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che in sede di G7 e di Nato ha chiamato a raccolta gli alleati in particolare contro la Cina, individuata come minaccia all’architettura globale di sicurezza. Ma, soprattutto, si tratterà di un’opportunità per l’Italia per focalizzare il dibattito sull’Africa, continente che Roma considera prioritario per la propria politica estera. L’obiettivo – come confermato di recente da Luigi Mattiolo, consigliere diplomatico e Sherpa G20 del presidente del Consiglio Mario Draghi – è di giungere a un’estensione della sospensione del debito africano entro la fine dell’anno.
Nel complesso, i Paesi rappresentati al G20 coprono l’80 per cento del prodotto interno lordo (Pil) mondiale, il 75 per cento del commercio globale e il 60 per cento della popolazione del pianeta. La riunione ministeriale sarà articolata in due sessioni: la prima riguarderà il tema della governance globale e del multilateralismo, quest’ultimo inteso come “strumento chiave per affrontare le principali sfide globali e promuovere una ripresa sostenibile”, con un particolare accento sulla necessità di rafforzare la cooperazione internazionale su temi chiave come la salute globale, la lotta ai cambiamenti climatici e il commercio. La seconda sessione sarà dedicata all’Africa e alle misure politiche che i grandi della Terra possono mettere in campo per aiutare il continente ad affrontare problemi contingenti come quelli legati alla pandemia di Covid-19 e ai programmi di vaccinazione, e questioni di lungo periodo come l’inclusione di giovani e donne e la transizione energetica. Al termine dell’incontro verrà adottata la Dichiarazione ministeriale di Matera, documento che afferma l’impegno del G20 ad affrontare le attuali emergenze alimentari e a costruire sistemi alimentari sostenibili con l’obiettivo di arrivare a “un mondo libero dalla fame entro il 2030”.
La Dichiarazione valorizza il ruolo della “Food Coalition” lanciata dall’Italia in ambito di Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione (Fao) e ribadisce l’impegno alla promozione dell’approccio “One Health”, che mira a preservare contemporaneamente la sicurezza umana, animale e ambientale al fine di raggiungere la salute globale, con un focus particolare sull’impiego di donne e giovani. La presidenza italiana del G20 si concentra su tre pilastri di azione: “Persone, Pianeta e Prosperità”. “Stiamo lavorando per assicurare una rapida risposta internazionale alla pandemia, che garantisca un accesso equo e universale a diagnosi, terapie e vaccini, e per rafforzare la resilienza globale alle crisi sanitarie del futuro. Guardando oltre la crisi, vogliamo inoltre assicurare una ripresa veloce, incentrata sulle necessità delle persone. Ciò implica un’attenzione particolare alla tutela dei soggetti e dei Paesi più vulnerabili, all’empowerement femminile, al ruolo dei giovani. Significa sostenere il lavoro, la protezione sociale, la sicurezza alimentare”, si legge nel documento realizzato dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale per presentare l’evento. L’obiettivo finale è creare le condizioni “per un rilancio che sia ambizioso, efficace e sostenibile”, “fondato anche su un migliore impiego delle energie rinnovabili e un chiaro impegno alla protezione della stabilità climatica e dell’ambiente”.
A Matera, nel pomeriggio, avrà luogo inoltre – per la prima volta nella storia del G20 – una riunione congiunta dei ministri degli Esteri e dello Sviluppo. A questa farà seguito, sempre per la prima volta, una specifica sessione dei soli ministri dello Sviluppo, che sarà presieduta dalla vice ministra Marina Sereni. La sessione si concentrerà sulle priorità identificate quest’anno dal Gruppo di lavoro sviluppo del G20: finanziamento dello sviluppo sostenibile e localizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg). Al termine dell’incontro è prevista la pubblicazione di un comunicato che riaffermi l’impegno del G20 a una ripresa post-pandemica “forte, inclusiva e sostenibile” nei Paesi in via di sviluppo, attraverso misure innovative di finanziamento e un approccio locale che valorizzi il ruolo delle città intermedie. Si tratta di temi che saranno approfonditi anche il giorno dopo a Brindisi, quando la Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (Unhrd), gestita dal Programma alimentare mondiale (Pam), ospiterà un evento ministeriale sul “ruolo della logistica nella preparazione e nella risposta alla pandemia di Covid-19 e a future crisi umanitarie e sanitarie”. La riunione sarà presieduta da Di Maio e dal direttore esecutivo del Pam, David Beasley, e moderata dal presidente della Federazione internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa, Francesco Rocca.
(Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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