Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha definito "inaccettabile" che nella regione etiope del Tigrè, di recente nuovamente bombardata, siano attaccati i civili e venga negato loro l'accesso alle cure. "Gli attacchi ai civili ovunque sono completamente inaccettabili e così è negare loro l'accesso alle cure immediate", ha detto Tedros nel corso del suo consueto briefing con la stampa. Tedros ha condannato il bombardamento del mercato di Togoga, un villaggio situato a nord della capitale tigrina Macallè, nel quale martedì scorso sono morte secondo un primo bilancio almeno 64 persone e altre 180 sono rimaste ferite. L'esercito etiope ha negato di aver colpito civili, affermando che le operazioni di precisione miravano combattenti del Fronte di liberazione popolare del Tigrè (Tplf). Secondo fonti mediche citate dall'emittente britannica "Bbc", tuttavia, tra le vittime del bombardamento ci sono anche donne e bambini che hanno ricevuto cure di emergenza nell'ospedale Ayder Referral di Macallè, mentre altre persone hanno riportato ferite gravi causate da schegge e da frammenti di rocce esplose durante il bombardamento. Stando alle stesse fonti, i militari etiopi avrebbero impedito alla maggior parte delle ambulanze di raggiungere Togoga, notizia sulla quale l’Alto rappresentante della politica estera e di sicurezza dell’Unione europea, Josep Borrell, ha espresso forte preoccupazione. "Se confermato, il blocco delle ambulanze che cercano di fornire assistenza medica ai feriti dopo il bombardamento è inaccettabile. Tale pratica costituisce una grave violazione della Convenzione di Ginevra e del diritto internazionale umanitario", ha dichiarato, ribadendo l'urgente richiesta di un immediato cessate il fuoco nel Tigrè e di un accesso umanitario senza restrizioni a tutte le persone colpite dal conflitto nella regione. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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