L'organizzazione non governativa Amnesty International ha espresso preoccupazione per il deterioramento dei diritti umani in Zambia in vista delle elezioni del prossimo 12 agosto. In una nota, il direttore dell'organizzazione per l'Africa orientale e meridionale, Deprose Muchena, ha affermato che gli ultimi cinque anni nel Paese hanno visto "una repressione sempre più brutale dei diritti umani, caratterizzata da attacchi sfacciati a qualsiasi forma di dissenso", aggiungendo che le proteste sono state fermate con "forza illegale e letale" in un clima di intimidazioni contro coloro che hanno parlato di accuse di corruzione nei confronti del regime. Amnesty afferma che gli ultimi cinque anni – sotto il presidente Edgar Lungu – sono stati segnati dalla censura dei media, dall'uso "eccessivo" della forza da parte della polizia, da arresti e detenzioni che hanno creato un clima di paura. Amnesty ha anche affermato che un ragazzo di 15 anni è stato arrestato e accusato nel marzo dello scorso anno con l'accusa di aver criticato il presidente Lungu su Facebook. Amnesty fa menzione inoltre dell'uccisione di due persone durante un raduno di sostenitori dell'opposizione a dicembre e di uno studente ucciso due anni prima nella repressione violenta di una protesta studentesca. "Tale impunità è ora radicata in Zambia", afferma Amnesty, mentre chiede alle autorità di rispettare i diritti umani prima e dopo le elezioni di agosto.(Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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