Almeno 1,6 milioni di persone, tra cui oltre 720 mila bambini, sono state sfollate a causa dei combattimenti in tutta la regione del Tigrè, in Etiopia. È quanto denunciato in una dichiarazione dal direttore generale del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef), Henrietta Fore, che denuncia le condizioni di sovraffollamento, insalubrità e insicurezza nei siti per gli sfollati e nei campi per i rifugiati, il che amplifica i rischi di violenza di genere, abuso o sfruttamento, e malattie legate all'acqua. "L'ampiezza e la gravità delle violazioni dei diritti dei bambini che si stanno verificando in tutto il Tigrè non mostrano alcun segno di diminuzione, a quasi sette mesi dallo scoppio dei combattimenti nel nord dell'Etiopia", denuncia Unicef, sottolineando che finora oltre 6 mila bambini non accompagnati o separati sono stati identificati e registrati per la protezione e l'assistenza. "Temiamo che ci siano molti altri bambini che hanno bisogno di sostegno in aree che non possiamo raggiungere a causa dell'insicurezza o delle restrizioni di accesso imposte dalle parti in conflitto. Il tracciamento e il ricongiungimento familiare sono ostacolati da telecomunicazioni limitate, presenza limitata di assistenti sociali e accesso limitato oltre le linee di controllo", ha affermato Fore. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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